Troppo rumore nel bar sul Ticino, prende il fucile da caccia e spara contro i tavolini

Momenti di paura ma nessun ferito a Pavia: denunciato un 50enne

Il bar "bersagliato" sul Ticino

Il bar "bersagliato" sul Ticino

Pavia, 4 agosto 2021 - Esasperato dopo l'ennesimo pomeriggio di chiasso dal vicino locale sul fiume, ha imbracciato un fucile da caccia e sparato un colpo in direzione proprio dei tavolini del bar, colpendo gli alberi a un'altezza di circa 4 metri. C.S., 50enne residente a Zinasco, è stato denunciato, in stato di libertà, per l'esplosione del colpo di arma da fuoco, peraltro anche illegalmente detenuta. Un 47enne che si trovava proprio ai tavolini ha accusato un lieve malore, ma per fortuna senza conseguenze.

La polizia è intervenuta poco prima delle 20 di ieri, martedì 3 agosto, in riva al Ticino in località Canarazzo nei pressi del locale "Civico Zero", baracca con bar proprio sul fiume, ancora nel comune di Pavia ma fuori dal centro abitato, lungo la strada dell'argine verso Carbonara al Ticino e Zerbolò.

Il 50enne è il 'custode' delle barche ormeggiate nel vicino imbarcadero e vive lì in una roulotte. Già da giorni ha riferito che era esasperato dal baccano che proveniva dal locale, anche se pare una situazione non eccezionale per un simile posto, isolato da abitazioni, lungo il fiume, peraltro non di notte ma di giorno, soprattutto nel pomeriggio. Ma dopo l'ennesima giornata per lui insopportabile ha perso la testa e sparato con una doppietta da caccia a canne sovrapposte. Accertamenti sono in corso da parte della polizia sull'arma, formalmente intestata ad altra persona (a dire del denunciato gliel'avrebbe prestata), che nel frattempo gli è stata sequestrata. Nella successiva perquisizione domiciliare, la polizia ha trovato anche alcuni bossoli, per i quali è scattata un'ulteriore denuncia, per detenzione illegale di armi.

Sul posto dello sparo è arrivata anche un'ambulanza della Croce Rossa, per un 47enne che ha avuto un malore, provocato dall'agitazione per lo sparo avvertito a distanza ravvicinata, ma è stato assistito sul posto e si è in breve ripreso, senza che fosse necessario il trasporto in ospedale. Resta il pericolo scampato per lo sparo a dir poco imprudentemente indirizzato proprio verso il perimetro del locale, anche se con l'arma puntata in alto e non ad altezza d'uomo. L'ipotesi di reato contestata al 50enne prevede pene da uno a 8 anni dio reclusione e anche se non è scattato l'arresto non si esclude che il pm possa chiedere una misura cautelare che dovrà essere valutata dal gip.