UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

"Mi devi dei soldi": e spara al vicino

Gambolò, la lite tra vicini sfiora la tragedia. Grave 46enne

Gli inquirenti alle porte del tribunale di Pavia (Torres)

Gambolò, 6 dicembre 2015 - Un colpo di pistola sparato dal balcone della casa in cui vive, al culmine di un litigio per denaro, ha raggiunto il suo rivale ad un occhio ferendolo in modo serio. È accaduto ieri pomeriggio alla frazione Remondò. La vittima, un uomo di 46 anni, si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Novara mentre l’aggressore, un trentunenne, è in carcere a Pavia. Dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio. L’episodio è avvenuto a metà pomeriggio: il ferito aveva appena terminato di fare la spesa ed era rientrato a casa, parcheggiando davanti all’ingresso.

Mentre era intento a scaricare l’auto, dal balcone del suo palazzo, al secondo piano dell’ex stazione della frazione di Gambolò, è uscito il trentunenne. Quest’ultimo pare richiedesse il pagamento di un lavoro svolto in passato: una cifra di alcune centinaia di euro. La discussione tra i due avrebbe presto assunto toni accesi sino a quando il trentunenne è entrato in casa. Ma quella che poteva apparire come una «tregua» era invece soltanto l’inizio. L’uomo ha infatti preso una pistola, sembra detenuta illegalmente, sparando verso il rivale e colpendolo ad un occhio. Poi si è rifugiato in casa. A dare l’allarme, in pochi attimi, è stata la moglie del ferito. In paese non sono certo sfuggite le due auto dei carabinieri lanciate a tutta velocità verso la frazione.

Il ferito è stato soccorso e trasferito all’ospedale di Novara, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Da quello che si apprende non sarebbe comunque in pericolo di vita. Chi lo ha colpito invece è rimasto in casa sino a quando i militari non lo hanno convinto a uscire, consegnando l’arma. Subito è stato accompagnato in Procura a Pavia dove è stato interrogato. Pare che non abbia però voluto rispondere alle domande del sostituto procuratore della Repubblica Paolo Mazza, ed è stato quindi trasferito in carcere. L’accusa per lui è di tentato omicidio. Da appurare, oltre alla ragioni che hanno spinto il trentunenne a premere il grilletto, se tra i due ci fossero stati altri momenti di forti tensioni, tali almeno da poter far presagire un possibile epilogo del genere.

umberto.zanichelli@ilgiorno.net