"Quanta bella gente c’è qui e quanti bei pompieri, ma c’è una festa"? Ha dispensato complimenti a tutti la singolare Befana che parlava in dialetto pavese e ieri mattina è arrivata non a cavalcioni della scopa, ma in autoscala davanti al balcone della clinica pediatrica del San Matteo. Per il 30esimo anno consecutivo, infatti, nel giorno dell’Epifania, un vigile del fuoco ha indossato i panni della vecchia signora col naso pronunciato e le scarpe rotte, ed è entrato al terzo piano del reparto, salendo con il carrello dei pompieri per portare doni a tutti i bimbi ricoverati. Parlando in dialetto e tenendo in mano la scopa, la simpatica Befana è stata accolta dal primario Gian Luigi Marseglia e dal vescovo Corrado Sanguineti, che prima aveva celebrato la messa per i bambini, i loro familiari e gli operatori sanitari. "È sempre una gioia per me venire in questo luogo, che considero il “santuario del dolore innocente” - ha sottolineato il vescovo -. L’Epifania è una festa di luce: chi lavora qui, con il suo servizio porta luce e speranza ai piccoli pazienti e ai loro cari".
Subito dopo la celebrazione è arrivata la Befana dei vigili del fuoco di Pavia, con regali e dolci per tutti i bambini donati dai vigili del fuoco di Pavia e dall’Associazione dei vigili del fuoco in quiescenza in collaborazione con il personale sanitario del reparto e la Croce rossa di Pavia. Tra un augurio di buon anno e una battuta di spirito, con la sua immancabile scopa la Befana ha incontrato i bambini che si potevano alzare e ritrovarsi nelle sale comuni e gli altri piccoli pazienti costretti a rimanere a letto. Sorprese da quella strana presenza le mamme straniere che erano accanto ai loro bambini e non conoscevano la tradizione che da trent’anni prosegue. Quell’uomo che indossava abiti femminili, un cappello a punta e si esprimeva in dialetto, le ha inizialmente disorientate finché non hanno capito che la Befana portava un momento di festa e un pensiero speciale per i loro piccoli. Nel pomeriggio poi anche il sindacato Siap della questura di Pavia ha regalato calze piene di leccornie per tutti i bambini ricoverati in oncologia pediatrica e pediatria del San Matteo. "Un piccolo gesto – ha spiegato il segretario Dino Rizzi - che vuole portare un briciolo di allegria e serenità a bambini che in questo momento non hanno la possibilità di stare nelle loro case, con i loro parenti e i loro giochi".