Pavia, smottamento del terreno: due paesi restano senza gas

La fornitura di metano per i residenti di Zavattarello e Romagnese è stata ripristinata nel giro di qualche ora. Le scuole sono rimaste chiuse

Il sindaco di Zavattarello, Simone Tiglio

Il sindaco di Zavattarello, Simone Tiglio, che come il collega di Romagnese Manuel Achille ha emesso un’ordinanza per disporre la chiusura delle scuole.

Zavattarello (Pavia), 2 febbraio 2021 -  Il movimento di una frana ha provocato la rottura di una tubatura del gas. Così, i territori comunali di Zavattarello e Romagnese ieri mattina sono rimasti senza fornitura. Lo smottamento è avvenuto in una zona isolata di campagna, nella zona delle località Carmine e Cascine, poco lontano dalla strada provinciale 201. L’allarme è scattato intorno alle 7, quando sono arrivate le prime segnalazioni da parte del gestore del servizio 2I Rete Gas e dei residenti dell’assenza di fornitura di metano nelle loro abitazioni. Ieri mattina nella zona c’erano cinque gradi.

Le scuole in entrambi i paesi sono state chiuse, con un’ordinanza condivisa dai sindaci Simone Tiglio di Zavattarello e Manuel Achille di Romagnese. Preoccupazione per gli ospiti della residenza sanitaria per anziani di Zavattarello, per fortuna dotata di un generatore che ha evitato a personale e pazienti di rimanere al freddo. Gli operai della ditta di gestione della fornitura si sono subito messi al lavoro per ripristinare il servizio, prima di mezzogiorno il guasto alla tubatura era stato riparato come da programmi e la situazione pian piano è tornata alla normalità. Nel corso della giornata poi, i tecnici del gestore della rete hanno visitato le abitazioni del territorio per procedere al riarmo dei contatori, ieri nel tardo pomeriggio alcuni residenti hanno segnalato di avere ancora il contatore bloccato e hanno ricevuto assistenza.

È stato quindi possibile correre presto ai ripari per risolvere i problemi causati dallo smottamento, tuttavia ancora una volta il dissesto idrogeologico del territorio dell’Alto Oltrepo Pavese ha avuto ripercussioni sulla popolazione e sui servizi locali: "Abbiamo ottenuto nel 2019 un importante contributo per intervenire su alcune aree franose, chiaramente la priorità va ai centri abitati. Servono tuttavia ulteriori fondi per intervenire in quelle zone non abitate, ma comunque di interesse perché lì passano l’acquedotto o la rete gas, che in caso di smottamento possono recare disagio", ha commentato Tiglio. Il problema riguarda tutto il territorio: "Abbiamo diversi fronti problematici – ha raccontato Achille -. La situazione delle frane è una priorità per tutti i Comuni dell’Oltrepo montano". Infatti, il fenomeno delle frane in Oltrepo è un’annosa spina nel fianco: da Varzi a Ponte Nizza, da Colli Verdi a Montesegale, da Fortunago a Godiasco, gli episodi di smottamenti, crolli e riversamenti nel corso del tempo sono stati frequenti, talvolta hanno portato con sé conseguenze gravi come l’interruzione dei collegamenti e l’isolamento di interi centri abitati.