
Giovanni Amato
MAGHERNO (Pavia) – “Sono tranquillo del mio operato”. Il sindaco di Magherno, Giovanni Amato (nella foto), commenta così l’indagine dei carabinieri coordinata dalla procura della Repubblica per la quale è indagato. La scorsa settimana i militari si sono presentati a casa del primo cittadino e hanno effettuato una prima perquisizione. “È stato scioccante trovarsi davanti le forze dell’ordine – aggiunge Amato –. Se una persona sa d’aver commesso un illecito, si aspetta di poter essere scoperto, chi non ha fatto niente, invece, rimane impietrito. Personalmente non dormo da cinque giorni. Non sono preoccupato, non penso d’aver sbagliato niente, sono lucido e deluso. Facevo l’imprenditore, avevo un ristorante, non potendo portare avanti la mia attività e il mio impegno come sindaco ho rinunciato al mio lavoro.
Il Comune è diventato la mia seconda casa”. E dopo la sua abitazione, i militari sono stati anche nella “seconda casa“ del primo cittadino: “Digitalizziamo tutto. I carabinieri ne sono andati a fine mattina con due faldoni e una chiavetta Usb”. Nel mirino ci sono i lavori di rigenerazione urbana da 740mila euro (300mila proveniente da fondi regionali e 440mila comunali) che riguardano le scuole, primaria e medie, la palestra e il cortile interno. “Il “vecchio“ Comune – prosegue il sindaco – ospiterà le scuole perché da quando sono sindaco, ho realizzato il nuovo Municipio. Quando non c’erano i bandi ho lavorato per portare a casa i soldi, quando poi li ho ottenuti ho lavorato per fare gli appalti con un unico obiettivo: migliorare il paese”.
Oltre al primo cittadino ci sarebbero altri due indagati a Magherno e altre persone che risiedono e operano nei Comuni limitrofi. Turbativa d’asta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e truffa sono le ipotesi di reato che vengono formulate a vario titolo, ma sui nomi vige il più stretto riserbo. “So come ci si senta ad essere coinvolti in vicende giudiziarie – ammette Amato - e non voglio che altri soffrano come accade a me. Tutte le persone coinvolte sono brave e capaci. Noi abbiamo dei tecnici che sono la legalità in persona”. I lavori sui quali si sono accesi i riflettori sono cominciati lo scorso anno e si stanno ultimando. Dal momento in cui si è diffusa la notizia dell’iscrizione del sindaco nel registro degli indagati, il paese si è diviso tra chi ha già emesso il proprio verdetto di colpevolezza sui social e chi si schiera dalla parte del primo cittadino.
“Qualcuno ha festeggiato - sottolinea Amato -, per fortuna si è trattato di una risicata minoranza. La maggior parte dei miei concittadini, invece, ha avuto parole molto belle nei miei confronti, di solidarietà e apprezzamento per quanto è stato realizzato in questi anni”. Le indagini potrebbero essere partite nel 2023 e seguire due filoni, uno provinciale (“Non sono indagato” dice il coordinatore provinciale di Forza Italia Antonello Galliani sbrogliando il campo dalle ipotesi circolate) e uno che riguarda i lavori in corso a Magherno, Vistarino e Gerenzago. Vistarino, infatti, aveva partecipato al bando Futura del ministero dell’Istruzione ricevendo un contributo di 180mila euro, attraverso fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Con quelli si dovrebbe realizzare la nuova mensa della scuola riqualificando uno spazio al momento non utilizzato vicino alla palestra.
A Gerenzago, invece, sono attualmente in corso i lavori alla scuola materna finanziati dal bando Recap, promosso dalla Regione Lombardia per interventi di efficientamento energetico che comporteranno una spesa di 250mila euro. L’intervento, appaltato dalla precedente amministrazione non da quella attuale guidata da Bruno Tremonte, riguarda la riqualificazione energetica della struttura e prevede la realizzazione di un cappotto esterno che “tenga” fuori il freddo e il rifacimento dell’impianto elettrico e di quello di riscaldamento.