MANUELA MARZIANI
Cronaca

Serata di gala in ateneo. Festa e diplomi per i laureati: "Non abbiate paura di fallire"

Il messaggio di Christian Greco che ora dirige il Museo Egizio di Torino agli studenti "Anche la mia carriera è stata piena di cadute". Il rettore: accettate eventuali proposte all’estero.

Serata di gala in ateneo. Festa e diplomi per i laureati: "Non abbiate paura di fallire"

Serata di gala in ateneo. Festa e diplomi per i laureati: "Non abbiate paura di fallire"

"Non abbiate paura dei vostri fallimenti. Non pensate che gli ostacoli tra voi e i vostri obiettivi siano insormontabili. L’importante è imparare dagli errori". Christian Greco, l’ospite d’onore della 32esima Giornata del laureato ha usato queste parole rivolgendosi direttamente agli oltre 800 laureati eccellenti dell’Università di Pavia. Laureato in Lettere classiche, con tesi in archeologia del Vicino Oriente Antico, con il massimo dei voti e la lode, il professor Greco ha dato un impulso straordinario al Museo Egizio di Torino, autentico gioiello, orgoglio di tutto il Paese. "A 39 anni sono diventato direttore del museo - ha aggiunto Greco che proprio 30 anni fa era arrivato a Pavia e ieri ha ricevuto la medaglia teresiana -, ma la mia carriera è stata costellata di fallimenti. Il primo è arrivato proprio 30 anni fa, quando non sono stato ammesso alla Scuola normale perché fallii lo scritto di greco. E poi anche quando partii per Leiden e il rettore mi disse: Si scordi di studiare qui, perché i corsi sono in olandese. Studiai l’olandese". Parlando poi di Pavia, l’ospite l’ha definita "la mia casa" e ha aggiunto rivolgendosi ai giovani e dando loro consigli per la loro vita: "Portate Pavia nel mondo, vi auguro che il vostro viaggio sia lungo con qualche tappa a Pavia e non abbiate mai paura di essere critici". Christian Greco ha collaborato alla realizzazione del museo Kosmos e ora collaborerà alla nascita di Anthropos, il museo della storia della medicina che nascerà a palazzo Botta.

Nel cortile teresiano davanti al sindaco di Pavia Michele Lissia e alla neo-eletta rettrice dell’Università dell’Insubria Cristina Pierro, entrambi laureati di successo dell’ateneo pavese, il rettore Francesco Svelto si è rivolto direttamente a coloro che hanno completato brillantemente il ciclo di studi. "Potreste essere indotti a scegliere l’estero - ha detto il rettore -. Ben venga. Il dibattito relativo alla cosiddetta “fuga dei cervelli” è spesso male impostato. La missione che questa Università si è data è quella di essere sempre più inclusiva, con una ricerca di alta qualità". Il numero di studenti dei corsi di laurea ha ormai superato quota record di 26mila. Considerando gli studenti di dottorato, quelli dei master e i medici in formazione specialistica siamo molto vicini a quota 30mila. "Siamo intervenuti su circa il 70% del nostro patrimonio immobiliare - ha aggiunto Svelto - e l’investimento complessivo è stato pari a 200milioni di euro. Inoltre l’ateneo ha ricevuto attraverso il Pnrr, il circa 300 borse di ricerca, distribuite sui diversi corsi di dottorato".