San Genesio (Pavia) – Il momento che hanno atteso per nove mesi, ieri è finalmente arrivato. I bambini che frequentano la primaria di San Genesio hanno potuto rientrare nella loro scuola. Lo stabile, infatti, finito al centro dell’inchiesta Clean, era stato posto sotto sequestro e i piccoli allievi trasferiti a Pavia con non pochi problemi perché dovevano raggiungere la scuola in pullman e, in molti casi, non avevano nello stesso edificio il fratellino. Per quasi tutto lo scorso anno scolastico i bambini sono stati pendolari, per questo ieri, quando il sindaco Enrico Tessera ha suonato la prima campanella, è stata una festa.
“I tecnici incaricati dall’autorità giudiziaria - ha detto il primo cittadino - hanno ritenuto la scuola sicura e a norma come lo era prima del sequestro. La perizia poteva in realtà essere disposta subito dopo il sequestro in modo da consentire ai bambini di tornare nella loro suola subito dopo le vacanze, ma comunque è stato un onore suonare la campanella e dare avvio a un anno scolastico regolare”. Prima sono sono entrati in classe i bambini più grandi e poi coloro che hanno cominciato ieri il loro percorso sui banchi.
“Tutta la mia amministrazione - ha aggiunto il sindaco - non ha mai ceduto alla tentazione di cadere nelle polemiche e di lasciarsi schiacciare dalle polemiche verbali di cui sono stato oggetto io, i miei familiari e tutti i miei collaboratori. Noi ci siamo sempre messi a disposizione per il benessere della nostra comunità e abbiamo aspettato che gli organi giudiziari svolgessero il proprio lavoro e ci rassicurassero sulla solidità dell’edificio che accoglie i bambini e tutto il personale scolastico”.
Non solo gli scolari, infatti, sono stati costretti a trasferirsi. Anche i docenti lo hanno dovuto fare e i collaboratori scolastici hanno provveduto a effettuare un primo trasloco alla fine di novembre e poi un altro alla fine dell’estate, quando è stato disposto il dissequestro. “È bello tornare alla normalità - ha sottolineato Elena Bassi, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Acerbi di cui la scuola di San Genesio fa parte -. La normalità è un traguardo che raggiungiamo dopo mesi faticosi per tutti, anche il personale scolastico che in tutti i momenti ha fatto l’impossibile per ricreare ambienti accoglienti per i bambini che sono sempre stati sereni, anche quando abbiamo dovuto improvvisare un’accoglienza”. Rimosso il nastro bianco e rosso, anche le attività economiche che si trovano nei pressi della scuola hanno ripreso vita. “Finalmente si può tornare a scuola a piedi e finalmente la città è rifiorita - ha concluso Gianluca Maestri del comitato genitori -, ma soprattutto i nostri bambini possono frequentare una scuola sicura”