Sciopero nelle logistiche, fumata nera dopo il vertice

Sciopero nelle logistiche, fumata nera dopo il vertice

Sciopero nelle logistiche, fumata nera dopo il vertice

Riprenderanno regolarmente a lavorare oggi i dipendenti della Geodis. Il presidio ieri ancora presente a Landriano e a Carpiano è stato rimosso non perché la situazione fosse risolta, ma in attesa di vedere come si evolverà. Domani, infatti, i vertici dell’azienda che appartiene al gruppo Snfc, le Ferrovie di Stato francesi, incontreranno i magistrati e lunedì i sindacati. Geodis, infatti, è al centro di un’indagine della finanza coordinata dalla procura di Milano. Frode fiscale e compensazione di crediti inesistenti sono i reati ipotizzati che hanno portato al blocco dei conti correnti e al sequestro di 37 milioni a Geodis, di 44 a Brt e di 21 a un’altra società intermediaria. "A Landriano non sono stati pagati i premi di risultato 2022 - hanno detto i lavoratori - perché i conti correnti sono stati sequestrati".

Ieri, in un incontro che i sindacalisti del SìCobas hanno avuto con i vertici aziendali sono stati chiesti i soldi che i lavoratori aspettano e un adeguamento delle buste paga a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro perché non vengono pagati per intero i giorni di ferie e di malattia. L’azienda ha promesso di volersi mettere in regola, ma senza firmare alcun accordo. E i presidi sono rimasti. "Abbiamo temuto che Geodis volesse continuare nel braccio di ferro - hanno aggiunto i lavoratori -, invece nell’attesa dell’incontro con il pm, i tre giorni di sciopero ci verranno retribuiti e poi vedremo che risposte riceveranno".Manuela Marziani