MANUELA MARZIANI
Cronaca

San Matteo, i tagli per il piano ferie: quali sono i reparti più penalizzati

La riduzione di posti scatterà a fine luglio e durerà fino al primo settembre. Timori della Uil per l’autunno: “Troppi operatori si stanno licenziando”

Un reparto al San Matteo (Torres)

Un reparto al San Matteo (Torres)

Pavia, 5 luglio 2024 – Saranno 105 posti letto in meno quelli a disposizione durante il periodo estivo al San Matteo. Il piano predisposto per consentire al personale di andare in ferie scatterà alla fine di questo mese e proseguirà fino al 1° settembre. In questo periodo saranno diversi i reparti ridimensionati, alcuni con la riduzione di un posto come accade per la rianimazione o due come nel caso di chirurgia toracica, vascola o ginecologia, mentre in altri casi saranno di più. Pediatria, ad esempio, avrà 11 posti letto in meno, 15 pneumologia e 9 ortopedia-traumatologia.

Nessun reparto, però, chiuderà per ferie e sarà anche garantita l’attività del blocco operatorio con un numero di sedute programmate o limitate. Ma più dell’estate, i sindacati guardano con preoccupazione a settembre.

Le preoccupazioni per l’autunno

“Al San Matteo è in atto una diaspora - ha detto Marco Grignani della Uil, ma anche le altre organizzazioni sindacali hanno gli stessi timori -, molti operatori del comparto si licenziano. Alcuni scelgono la libera professione che è più redditizia e permette di seguire la propria famiglia, altri hanno deciso di optare per le case o gli ospedali di comunità e, infine, c’è anche chi chiede di essere trasferito in una struttura del territorio per avvicinarsi a casa. Non si era mai visto prima, ma ora c’è chi preferisce andare al lavoro in bicicletta".

Per far fronte alle carenze di organico, la Regione ha dato il permesso di assumere nuovi infermieri ed operatori socio sanitari. "Dovrebbero essere fatte 112 assunzioni, se si troveranno - ha aggiunto Grignani -. In autunno sarà bandito un concorso nella speranza che ci siano i partecipanti. I concorsi con 1.500 pretendenti, non ci sono più. L’ultimo aveva 60 concorrenti. Purtroppo il San Matteo non è più attrattivo. Con la libera professione si guadagnano 50 euro l’ora e gli infermieri sono molto richiesti sul territorio. Inoltre vogliono avere una vita privata e non dedicarsi unicamente al lavoro. Per questo c’è chi preferisce guadagnare meno, pur di passare del tempo con la propria famiglia e magari crescersi il proprio figlio. Non solo, c’è pure chi si licenzia per andare a fare il bidello".

I posti meno graditi

Attualmente sono 45 gli infermieri in graduatoria che vengono gradualmente chiamati: "Ma ne sono già usciti 38". Le figure più difficili da trovare sono: infermiere, ostetriche e tecnici di laboratorio.

“Abbiamo proposto dei bandi di concorso sempre aperti per il personale in attesa di concorso - ha aggiunto Claudio Amato della Fials - da assumere a tempo indeterminato. La direzione del San Matteo ha accolto positivamente la nostra idea"