Coronavirus, la trincea del San Matteo: "Ci occupiamo di tutti i pazienti" / VIDEO

Il dg dell'ospedale pavese che ha curato il paziente 1: "Nessuna distinzione d'età, si risponde a tutte le necessità"

Carlo Nicora, direttore generale del San Matteo

Carlo Nicora, direttore generale del San Matteo

Pavia, 11 marzo 2020 - "Sta meglio il paziente 1, respira autonomamente. Avrà bisogno ancora di qualche giorno per riuscire a riprendere le sue funzioni ventilatorie e tornare a casa, ma è una notizia di speranza". Il direttore generale del San Matteo, Carlo Nicora e membro della consulta scientifica vescovile Mai troppo umano, interviene per dare un messaggio di speranza nei giorni più difficili dell'emergenza sanitaria.

"Anche una giovane donna 32enne di Cremona, arrivata insieme al paziente 1 - aggiunge il direttore generale - sta molto meglio e anche lei tra qualche giorno potrà tornare a casa. La malattia è insidiosa, nel 5/10% dei casi necessita di un supporto ventilatorio importante e questa è la preoccupazione maggiore". L'obiettivo del San Matteo, come di tutto il Paese or è diminuire la circolazione del virus. E' dalla notte tra il 21 e il 22 febbraio che il Policlinico è in prima linea contro il coronavirus. Ha cominciato ad occuparsi dei primi tre pazienti per dare un supporto all'area più colpita del lodigiano e poi del cremonese. "L'ospedale si è dovuto reinventare ogni giorno - aggiunge Nicora -. Abbiamo immediatamente aperto un ambulatorio presidiato. In un solo giorno abbiamo visitato 180 persone. Così abbiamo realizzato un secondo pronto soccorso al piano terra di malattia infettive per costruire un percorso protetto e non confondere i pazienti che avevano il sospetto di coronavirus e chi non lo aveva". 

Per far fronte all'emergenza ogni giorno al San Matteo si consumato circa 1.000 dispositivi di protezione individuali al giorno e periodicamente dalla Regione arriva il materiale per poter lavorare in sicurezza. "Occorre rispettare tutte le indicazioni che sono state fornite dal governo - continua il direttore generale - perché questo virus che nessuno voleva sta colpendo soprattutto le persone anziane con altre patologie che faticano a superare i problemi causati dal coronavirus". E il ringraziamento di Nicora va soprattutto al personale che in questo momento non si risparmia: "Ci sono persone che hanno chiesto di rientrare, che saltano i turni. Ci sono situazioni in cui medici e infermieri sono rimasti qui e sono in contatto con le loro famiglie per stare nella struttura e occuparsi di tutti i pazienti senza distinzione d'età. Non è vero che vengono selezionati e ci si preoccupa di uno piuttosto che di un altro. Si risponde a tutte le necessità".