Coronavirus, il 'paziente 1' migliora: ora c’è aria di speranza al San Matteo di Pavia

Il 38enne di Codogno respira in autonomia e potrebbe tornare a casa. Intensificati i controlli della locale sulle strade

Esami in laboratorio per scongiurare la presenza del coronavirus

Esami in laboratorio per scongiurare la presenza del coronavirus

Pavia, 11 marzo 2020 -  «Cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel". Raffaele Bruno, il primario del reparto di malattie infettive del San Matteo di Pavia ha salutato con favore il miglioramento delle condizioni del paziente 1. "Respira autonomamente - ha aggiunto il dottor Bruno -. Dopo quasi tre settimane in terapia intensiva accusa alcuni postumi, ma ora va decisamente meglio". Anche il responsabile di terapia intensiva, Francesco Mojoli, respira. "Speriamo di trasferirlo il più presto possibile in un reparto medico e poi anche a casa". Il percorso del 38enne, però è stato "difficile e abbastanza lungo" come ha sostenuto il primario. "Mattia è arrivato in condizioni estremamente gravi da noi - ha aggiunto -, trasferito al San Matteo dall’ospedale di Codogno. Nei giorni successivi ci siamo spesi per stabilizzarlo e lui è rimasto in condizioni critiche per diverso tempo. Fortunatamente, come ci si aspetta da una persona giovane, che non aveva comorbidità e anche in forma, a un certo punto ha iniziato a migliorare". Dopo circa due settimane in terapia intensiva, l’uomo è stato de-connesso dal ventilatore e trasferito in terapia sub intensiva. "Per noi sono tutti pazienti 1 - ha sottolineato il professor Bruno -, ma aiutateti ad aiutarvi. Se state a casa, rallentiamo la diffusione del virus".

Per questo ieri sono partiti i controlli della polizia locale  sulle auto in circolazione per accertare se le persone che si stavano muovendo fossero autorizzate. Da oggi al 3 aprile saranno chiusi gli uffici comunali, la piattaforma ecologica di Montebellino come anche i bar e i ristoranti che hanno deciso volontariamente di abbassare la saracinesca. «Chiusi oggi per riabbracciarvi domani" è lo slogan. Intanto a breve sarà disponibile un test molecolare che consente di dire in un’ora, contro le attuali 4, se un paziente è positivo al coronavirus. "Il prototipo è in fase di produzione avanzata - ha spiegato il virologo Fausto Baldanti -. A breve dovremmo avere la versione definitiva che avrà un impatto positivo sul pronto soccorso velocizzando la gestione del paziente Covid positivo rispetto al Covid negativo in modo da evitare il propagarsi del contagio".