Vigevano, maxirissa tra detenuti: agenti contusi e feriti

Maghrebini contro albanesi a Vigevano. Convocato con urgenza a sedare gli scontri pure il personale della Penitenziaria fuori servizio

rissa in carcere

rissa in carcere

Vigevano, 22 maggio 2022 - Ad avere la peggio sono stati in tre, agenti di Polizia penitenziaria rimasti feriti, insieme ad altri contusi, riusciti però a limitare i danni provocati dalla maxirissa fra detenuti, in uno scontro tra due gruppi di etnie diverse. È successo giovedì, ma è stato reso noto ieri mattina dal segretario regionale dell’Uspp (Unione sindacati polizia penitenziaria) Gian Luigi Madonia. Un episodio che, dopo i già molti precedenti dei mesi scorsi, riporta alta la tensione nella casa di reclusione di Vigevaqno, con le accuse dei sindacati alla gestione di questo e di altri carceri.

«Dal pomeriggio fino a tarda sera – riferisce Madonia – il personale di Polizia penitenziaria di Vigevano è stato chiamato a gestire una megarissa, tra detenuti maghrebini contro albanesi. Un intervento durante il quale purtroppo qualche agente è stato aggredito e tre sono rimasti feriti, altri contusi". In particolare uno degli agenti finiti in ospedale ha riportato la lussazione di una spalla. "Un evento ta lmente grave – sottolinea Madonia – che ha indotto la Direzione a convocare d’urgenza anche il personale fuori servizio. Ed è stato proprio grazie all’ottimo coordinamento delle operazioni e all’alto senso di appartenenza che si è riusciti a gestire l’emergenza. Se il Reparto non avesse risposto come tale, oggi avremmo dovuto raccontare fatti ancor più gravi".

I precedenti: il 10 gennaio un agente era stato colpito con un pugno al volto attraverso le sbarre della camera detentiva; all’inizio dell’ottobre 2021, nell’arco di pochi giorni, prima l’incendio in cella da parte di un detenuto, salvato da quattro agenti rimasti intossicati, poi due aggressioni in due giorni consecutivi da parte dello stesso detenuto ai danni di due diversi agenti. «Sono mesi ormai che continuiamo a denunciare lo stato di abbandono della struttura da parte degli organi centrali e l’alto rischio cui quotidianamente è esposto il personale. Vigevano è una delle realtà che alimenta pesantemente le statistiche sugli eventi critici e le aggressioni. Così come Brescia, Cremona, Pavia, Como tra quelle che registrano maggiori disordini. Abbiamo terminato gli appelli alla politica e alle istituzioni, ma non per questo ci rassegniamo all’idea che non ci siano soluzioni".

Sull’episodio interviene anche il presidente nazionale dell’Uspp, Giuseppe Moretti: "Non è più il momento di puntare il dito o di cercare responsabilità. Non sappiamo se a Vigevano, così come negli altri istituti, tanti purtroppo ormai sovvertiti, siano i vertici ad avere responsabilità. Quello che conta adesso è individuare soluzioni tangibili e immediate".