
Riso Gallo leader da 166 anni Ai fratelli Preve il premio “L’imprenditore dell’anno“
Da sei generazioni gestiscono l’azienda risicola Riso Gallo fino a farla diventare leader di mercato in Italia e all’estero. Per questo i fratelli Carlo, Emanuele, Eugenio e Riccardo Preve si sono aggiudicati la XXV edizione del premio EY L’Imprenditore dell’anno, prestigioso riconoscimento riservato a imprenditori italiani alla guida di aziende con un fatturato di almeno 40 milioni di euro, che sono riuscite a rinnovarsi contribuendo in modo significativo alla crescita economica, ambientale e sociale del Paese, dimostrando coraggio, innovazione e trasformazione in un periodo caratterizzato da importanti sfide e continui cambiamenti.
"Questo premio rappresenta un grande riconoscimento per la nostra famiglia che negli anni è stata in grado di creare un’azienda rilevante a livello italiano e globale senza perdere la propria tradizionalità, ma anzi rinnovando la propria offerta e attenzione alla sostenibilità per rispondere alle esigenze del consumatore moderno sempre più accorto e alla ricerca di innovazione – ha commentato Emanuele Preve, direttore finanziario e consigliere delegato di Riso Gallo –. Per questo abbiamo intrapreso un percorso volto all’impegno per la cura dell’ambiente e del territorio, ma anche dei lavoratori lungo la filiera, promuovendo pratiche sostenibili".
I fratelli Preve ammettono che gestire un’azienda con i propri familiari non è facile: "Abbiamo imparato nel tempo a trovare un metodo di governance che ci trova uniti". I fratelli Preve sono stati premiati nel settore food&beverage per essere una famiglia impegnata da 166 anni nel diffondere la cultura del cibo italiano nel mondo. E per Riso Gallo il legame con il territorio è molto importante: "Ci sono famiglie che da tre generazioni lavorano con noi – hanno sottolineato i fratelli Preve – e tutti insieme collaboriamo a diffondere la cultura del riso e del risotto nel mondo utilizzando tecniche d’innovazione continua che si adattino alle necessità del consumatore".
Manuela Marziani