La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un trentatreenne della provincia di Pavia e lo ha condannato a pagare tremila euro alla Cassa delle ammende: l’uomo ricorreva contro un’ordinanza del Tribunale di Pavia di revoca della sospensione condizionale per una passata pena. Nel 2020 era stato condannato infatti a quattro mesi di reclusione per stalking nei confronti dell’ex compagna. La pena era stata sospesa dal giudice. Tuttavia nel 2023 l’uomo era stato destinatario di un decreto penale di condanna per il reato di furto aggravato: aveva patteggiato, la pena era diventata definitiva e in seguito a ciò nel 2024 era stato sospeso dal Tribunale il beneficio della condizionale concesso con l’altra condanna quattro anni prima.
Rigettando il ricorso del trentatreenne contro questa decisione, la Cassazione ha spiegato che il provvedimento del Tribunale è legittimo perché il ricorrente aveva commesso un reato entro il quinquennio successivo al precedente e perché il patteggiamento "costituisce titolo idoneo per la revoca" della condizionale precedentemente concessa.
Nicoletta Pisanu