Rapito, pestato e ucciso. È di Gigi Bici il cadavere trovato a Cura Carpignano

Sparito da novembre e scoperto da un bimbo. Gli inquirenti tacciono ma i parenti lo hanno riconosciuto. La pista dei debiti e dell’appuntamento

Gli inquirenti sul luogo del ritrovamento del cadavere

Gli inquirenti sul luogo del ritrovamento del cadavere

Cura Carpignano (Pavia), 22 dicembre 2021 -  Anche se gli inquirenti (ancora) non confermano, per i parenti di Luigi Criscuolo, alias Gigi Bici, l’uomo trovato morto sotto un cumulo è proprio l’ex proprietario del negozio di biciclette che tutti conoscevano. I familiari, non hanno dubbi: i tatuaggi che il 60enne aveva sul corpo sarebbero proprio gli stessi presenti sul cadavere, insieme a un braccialetto d’acciaio che portava al polso. E Gigi è stato ammazzato. E la Procura della Repubblica sta indagando per sequestro di persona e omicidio, perché dietro la scomparsa dell’uomo e la sua morte non c’è un atto di autolesionismo, come inizialmente ipotizzato. Quel corpo trovato da un bambino mentre stava giocando a pallone nel cortile della sua cascina e la palla ha superato il muro di cinta, era sfigurato, sicuramente perché il decesso non risale al giorno del ritrovamento, ma anche perché prima è stato preso a botte. Evidentemente qualcuno aveva dei conti da regolare con Gigi Bici ed è probabile che l’uomo lo sapesse tanto da non voler andare da solo a un appuntamento a Calignano, quell’8 novembre, giorno della sua scomparsa.

Il cadavere era steso, parallelo alla siepe, a pochi centimetri da un cancello. Era coperto dalle ramaglie secche delle piante, potate diversi mesi fa. Nascosto, ma non abbastanza da non fare vedere la testa e il volto. Prima di presentarsi a Calignano, Gigi aveva chiamato un amico nella speranza di farsi accompagnare. Ma a causa dell’influenza del conoscente, ha dovuto presentarsi da solo lì dove è probabile che qualcuno lo stesse aspettando, forse con l’idea già chiara di eliminarlo. I cani molecolari, nel momento delle ricerche, si sono infatti fermati in un parcheggio poco distante dal punto in cui è stata ritrovata l’auto dell’uomo, parcheggiata in un bosco nei pressi del fiume Olona, con il muso rivolto verso la strada.

Che non fosse una scomparsa volontaria è apparso subito chiaro. Nella vettura c’erano le stampelle, senza le quali Gigi non camminava a causa di un intervento chirurgico. I vigili del fuoco e la Protezione civile hanno cercato per giorni l’uomo setacciando le campagne e il corso d’acqua, temevano che avesse deciso di farla finita a causa dei debiti di notevole entità che aveva. Ma col passare del tempo sono state sospese le ricerche e di Gigi Bici non si è saputo più nulla finché sotto a un cumulo di rami secchi il bambino che giocava a palla non ha ritrovato quel cadavere, in vanzato stato di decomposizione, con i pantaloni abbassati, senza scarpe e calzini, come se qualcuno lo avesse portato in quel punto. E la prova sarebbe nelle tracce lasciate nell’erba da un’auto.