
La protesta dei dipendenti Tigotà
Broni (Pavia), 6 ottobre 2019 - I Si.Cobas e l’azienda Winlog hanno trovato un accordo, nella tarda serata di venerdì. Così, si è concluso il blocco dei mezzi che da 5 giorni veniva attuato all’area logistica di Broni: 4 operai saranno reintegrati con contratto a termine fino al 31 dicembre 2019. La pace è stata siglata intorno alle 22.30 al termine di una trattativa durata in tutto oltre 6 ore, dopo i tentativi dei giorni precedenti che non avevano dato frutti. La protesta degli associati Si.Cobas verteva sul mancato rinnovo di otto contratti a termine ed era divampata lunedì, con un picchetto davanti all’ingresso dell’area logistica e il blocco dei camion.
La manifestazione poi aveva portato alla chiusura giovedì del magazzino Tigotà: questo aveva provocato la reazione dei dipendenti del brand del gruppo Gottardo, che in 350 si erano riversati a Broni venerdì per una contro-manifestazione, chiedendo ai Si.Cobas di lasciarli lavorare. Era infatti a rischio il lavoro di molti: da una parte, gli scaffali dei negozi Tigotà sono rimasti vuoti per l’impossibilità di rifornirli, dall’altra l’amministratore delegato di Winlog Marcello Cassetti aveva annunciato che in caso la protesta non si fosse placata sarebbe stato costretto a chiudere il sito di Broni. Giovedì l’azienda e i cobas si erano riuniti in Prefettura (dopo la firma del patto per la legalità da parte di Winlog, Comune di Broni, Cgil, Cisl e Uil), ma senza raggiungere un accordo.
Venerdì alle 16 in Prefettura è stata formulata la proposta di due reintegri a Broni e sei a Reggio Emilia, ma il sindacato ha rifiutato. Concluso il vertice alle 19, Si.Cobas e vertici di Winlog si sono trovati al magazzino e lì tre ore dopo hanno raggiunto l’accordo. Degli 8 contratti a termine, 4 saranno reintegrati a Broni (sempre a termine), gli altri 4 hanno rifiutato lo spostamento a Reggio Emilia. Ieri la situazione al magazzino Tigotà era tornata alla normalità.