Pavia, la protesta: "La mia casa da 320mila euro all'asta per 26.500"

Ex imprenditore di 75 anni davanti al tribunale racconta la sua odissea: rischia di finire per strada

Antonio Marocco davanti al tribunale

Antonio Marocco davanti al tribunale

Pavia, 3 gennaio 2018 - Rischia di perdere la sua casa che vale 320mila euro per un debito di 9.900 euro e interessi per 38.500. Antonio Marocco, ex imprenditore 75enne di Parona, oggi ha cercato di far conoscere la sua storia a tutti i pavesi. Con un cartello scritto con un pennarello rosso è stato per ore davanti al tribunale in cui andrà all'asta la palazzina in cui attualmente vive con la moglie, la figlia, il genero e due nipotini. Tra 15 giorni, infatti, il 18 sarà battuta all'asta la sua proprietà. Sarà l'ottava volta in cui si cercherà un nuovo compratore che ora avrà la possibilità di acquistare l'immobile a 26.500 euro. "Chi non la comprerebbe a quel prezzo? - ha domandato Marocco - Lo farei anch'io, se avessi i soldi, visto che è stata valutata molto di più".

Una decina di persone finora si sono fatte avanti formulando una proposta d'acquisto per un immobile il cui valore, asta dopo asta, decresce a tal punto da far temere a Marocco di finire in mezzo a una strada. Preso dalla disperazione, si è trasformato in uomo sandwich e ha raccontato quanto gli è accaduto dal 1994 fino ad oggi. Quando c'era ancora la lira, infatti, l'uomo aveva contratto un mutuo da 200 milioni per ristrutturare la palazzina. "Sono sempre stato puntuale" ha sottolineato l'uomo che poi per diverse vicissitudini ha dovuto chiudere la sua attività imprenditoriale che è fallita e non è più riuscito a pagare. In quel momento è cominciato un incubo: il debito iniziale è aumentato a dismisura per gli interessi di mora e da questa spirale la famiglia non è più riuscita ad uscire. "Vediamo se il 18 riusciremo a bloccare tutto" ha detto speranzoso Marocco, che non ha un altro tetto sotto al quale andare a vivere con la sua famiglia.