
Ilaria Cristiani
Pavia, 8 marzo 2019 - E' durata poche ore la candidatura di Ilaria Cristiani alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco. Ieri mattina l’attuale assessore all’Ecologia si è ritirata dalla competizione. All’origine di questo passo indietro c’è l’incontro che le liste civiche di centrosinistra (Mdp - Art.1, Pavia a Colori, Cittadini per Depaoli Sindaco, Più Europa, Possibile, Sinistra Italiana) hanno tenuto l’altra sera dal quale è uscita una decisione comunicata ieri al Pd: «È intenzione della nostra coalizione proporre ufficialmente la ricandidatura a sindaco di Pavia di Massimo Depaoli, entro il 9 marzo. Chiediamo al Pd di comunicarci entro la sera dell’8 marzo se intende condividere con noi la ricandidatura del sindaco uscente».
Di conseguenza Ilaria Cristiani, che ha lavorato 5 anni nell’attuale Giunta, ha deciso di farsi da parte. E ora si apre un “giallo” a 16 giorni dal voto: primarie sì o primarie no? Sono state convocate per il 24 marzo, ma la coalizione non intende aspettare quella data per cominciare ad organizzare la campagna elettorale. «La situazione è surreale – commenta Francesco Brendolise candidato alle primarie insieme a Giuseppe Palumbo e il quale non ha alcuna intenzione di ritirare la sua candidatura –. Io sto raccogliendo le firme, voglio vedere in faccia chi verrà a dirmi che abbiamo scherzato. Il percorso delle primarie è una bella lezione di democrazia e di apertura alla città. Si poteva andare al voto e poi dialogare con la coalizione per decidere quale progetto di città si intenda costuire». Ma i partiti della coalizione non ci stanno: «Abbiamo sempre considerato le primarie strumento non adeguato per questo particolare contesto e che le primarie autoconvocate dal Pd risultano oggi estremamente tardive a quanto capiamo anche fuori tempo massimo rispetto ad ogni regolamento dello stesso Partito Democratico».
Ieri sera il Pd ha convocato una segreteria cittadina per decidere, ma a livello regionale è stato deciso di chiedere tutta la documentazione sul tavolo di coalizione per capire esattamente che cosa stia succedendo. «Se non si faranno le primarie – conclude Brendolise – prenderò le mie decisioni. Rappresento il voto moderato e ho in mente un modo di amministrare più moderno, mentre ritengo che la ricandidatura dell’attuale sindaco dimostri una scarsissima attenzione alla città».