UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Preoccupa il futuro. Carcere e 41 bis: "Chiediamo trasparenza"

C’è incertezza sul futuro della casa di detenzione di Vigevano. Da tempo si rincorrono le voci che vorrebbero una riconversione...

C’è incertezza sul futuro della casa di detenzione di Vigevano. Da tempo si rincorrono le voci che vorrebbero una riconversione dell’istituto che passerebbe per il trasferimento della sezione femminile e l’introduzione del regime speciale del 41-bis, che prevede l’isolamento dei detenuti in celle singole e controllati 24 ore su 24. Una circostanza che genera una profonda preoccupazione.

Come è noto il carcere vigevanese è pesantemente sovraffollato: 360 detenuti a fronte di una capienza ufficiale di 226 posti e rispetto ad una pianta organica del personale della polizia penitenziaria che presenta larghi vuoti, 200 agenti in servizio contro i 315 previsti.

Ora sulla situazione del carcere attiva anche una interrogazione di Silvia Roggiani, deputata del Partito Democratico e segretaria regionale del Pd Lombardia. Il documento, che è stato firmato anche dai deputati Cuperlo, Forattini, Girelli, Guerini, Quartpelle e Peluffo, chiede di fare chiarezza sui progetto.

"Si apprende – hanno scritto – che sarebbe imminente il trasferimento delle detenute di Vigevano in altri istituti di massima sicurezza. La conseguenza sarà la creazione di una sezione destinata ai detenuti sottoposti al regime del 41-bis. Si tratta di una scelta che comporterebbe una drastica riorganizzazione del personale col rischio di esuberi e trasferimenti non volontari. Parliamo di famiglie che a Vigevano hanno costruito il proprio progetto di vita sulla base della stabilità occupazionale fornita dalla struttura e che invece dovranno subire una decisione calata dall’alto".

Umberto Zanichelli