Poliziotto assolto: non fu corrotto: "Ora il reintegro"

Giuseppe Rubbino, ispettore di polizia penitenziaria, è stato assolto dalle accuse di corruzione e associazione mafiosa nel processo legato al boss Domenico Farinella. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Termini Imerese. Rubbino era sospeso dal lavoro dal 2020 e ora si auspica il suo ritorno alla casa circondariale di Voghera.

Assolto, perché il fatto non sussiste, dalle accuse di corruzione e di associazione mafiosa: si conclude così il procedimento a carico di Giuseppe Rubbino, 53 anni, ispettore di polizia penitenziaria in forze alla casa circondariale di Voghera. Era stato indagato nel 2020 e, da allora, è stato sospeso dal lavoro. La sentenza è stata emessa ieri dal tribunale di Termini Imerese, competente in quanto il fatto si inserisce in una più ampia inchiesta della Dda di Palermo sulle attività del boss del clan di San Mauro Castelverde, Domenico “Mico“ Farinella.

Il pm aveva chiesto per l’ispettore la condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione. Secondo le accuse, nel 2020 Rubbino avrebbe incontrato in centro a Voghera il boss che si trovava in sorveglianza speciale; Farinella avrebbe chiesto a Rubbino di fare da tramite per portare a un detenuto un messaggio verbale, relativamente a una richiesta di aiuto per ottenere una casa appartenuta a un suo parente e ora finita all’asta. In cambio, Farinella avrebbe ricompensato il poliziotto penitenziario con un costoso orologio. Farinella, al quale gli inquirenti avevano contestato anche altri episodi, era stato poi arrestato e aveva fatto ricorso al Riesame: il tribunale aveva stabilito che per quello specifico fatto che coinvolgeva l’ispettore non c’erano elementi probatori tali da giustificare la misura. Inoltre, il boss era stato processato con rito abbreviato e in quella sede il Gup di Palermo, condannandolo per altri capi d’imputazione, l’aveva prosciolto per la corruzione dell’ispettore: "C’era dunque una doppia pronuncia di non sussistenza di questo fatto - spiega Luca Angeleri, difensore di Rubbino -. Sono assolutamente soddisfatto dell’esito del dibattimento, contrariato però perché già all’udienza preliminare si poteva arrivare al proscioglimento. Aspettiamo le motivazioni e ci attiveremo perché Giuseppe Rubbino sia riabilitato nel suo lavoro alla casa circondariale di Voghera".