Si intitola “Giorgio Macchi - L’uomo, l’ingegnere, lo scienziato, il maestro“ la giornata organizzata per domani dal dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’Università di Pavia per ricordare il fondatore della Scuola di ingegneria strutturale pavese, scomparso nel 2023 al quale sarà intitolato il laboratorio ufficiale prove materiali e strutture, uno dei principali laboratori universitari italiani nel campo dell’ingegneria strutturale, da lui voluto e progettato oltre 40 anni fa. Nato a Milano nel 1930 e laureato in ingegneria civile al politecnico di Torino, i suoi interventi più significativi si ritrovano in ponti e viadotti e nella salvaguardia di monumenti quali il Duomo di Pavia, il campanile di San Marco a Venezia, la Torre di Pisa e la facciata della basilica di San Pietro a Roma. "La strategia ideata da Giorgio Macchi per il consolidamento del Duomo di Pavia dopo il crollo della Torre civica è veramente geniale - racconta Guido Magenes, professore ordinario di Tecnica delle costruzioni a Pavia -. Al professor Macchi venne affidato l’incarico di intervenire sulla struttura della cattedrale la cui enorme e pesante cupola, la quarta più grande in Italia, mostrava preoccupanti indizi di una possibile imminente crisi. Progettò quindi una soluzione che prevedeva di ritrasferire parzialmente il carico dei pilastri al nucleo, consolidandolo. Durante l’intervento è stato anche necessario sollevare l’intera cupola". Manuela Marziani
CronacaPavia rende omaggio a Macchi. L’ingegnere che salvò il Duomo