
Lara Argento, trans brasiliana 38enne, è scomparsa da casa la sera del 21 dicembre
Pavia, 12 febbraio 2020 - Carabinieri, vigili del fuoco, Protezione civile e Croce rossa. Con unità cinofile, elicottero e droni, insieme alle squadre appiedate per le ricerche sul campo. Questa mattina, nella zona del Canarazzo, sarà effettuata una battuta di ricerca per la scomparsa di Lara Argento, la 38enne trans brasiliana uscita la sera del 21 dicembre dalla sua casa in via Piave, dove conviveva con Roberto Caruso, cameriere 38enne incensurato, indagato dalla Procura per l’ipotesi di reato di sequestro di persona. Lo stesso convivente ne aveva denunciato la scomparsa il successivo 30 dicembre, dopo 9 giorni, perché in quel periodo aveva la febbre e non si poteva muovere.
Un ritardo che ha di fatto impedito più immediate ricerche. Indagando sulla scomparsa, i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Pavia hanno trovato tracce di sangue nell’appartamento, che è così stato posto sotto sequestro per consentire l’intervento dei Ris di Parma. In attesa degli esiti degli accertamenti tecnici, le indagini sono proseguite nella ricostruzione di quel che poteva essere successo alla trans, che lavora come escort e quella sera, uscita di casa solo per andare a prendere le sigarette, si era invece incontrata con un cliente. I carabinieri avrebbero così ricostruito i suoi spostamenti di quella sera, attraverso analisi tecniche che hanno richiesto tempo per restringere il più possibile il campo di ricerca. Quello che gli investigatori hanno trovato ha portato così a individuare con certezza un luogo nel quale Lara è stata dopo essere uscita di casa. Un punto dunque di partenza per le ricerche sul campo, che vengono effettuate questa mattina. Il luogo è un’area, circoscritta ma ancora vasta, tra i boschi in riva al Ticino, dove di notte si appartano in auto persone per rapporti sessuali a pagamento.
Lì Lara Argento sarebbe andata la sera della sua scomparsa, fermandosi per un certo lasso di tempo, prima che di lei svanisse ogni traccia. Non ci sarebbero nuovi elementi in possesso degli inquirenti che possano far ipotizzare che le sia accaduto qualcosa di grave o di irrimediabile. Non si cerca solo il suo corpo, nella più malaugurata delle ipotesi, ma anche tracce o elementi che possano far proseguire le attività d’indagine.