Pavia diventa Milano nell’Ottocento. Strada Nuova all’insegna del Belcanto

S’intitola così la fiction che ha trasformato il centro storico del capoluogo in un set cinematografico

Pavia diventa Milano nell’Ottocento. Strada Nuova all’insegna del Belcanto

Pavia diventa Milano nell’Ottocento. Strada Nuova all’insegna del Belcanto

Carrozze al posto dei bus, donne in abito lungo e ombrellino in mano anche se finalmente è uscito il sole e vetrine coperte per far posto alle antiche botteghe. Con un nastro bianco e rosso e le transenne, Strada Nuova è tornata al passato. Sotto lo sguardo incuriosito di chi non aveva mai visto un set cinematografico, molti si sono fermati a vedere come nasce una fiction. Fino a domenica infatti a Pavia si gira “Belcanto“, serie Rai-Lucky Red diretta da Carmine Elia, regista della prima stagione di “Mare Fuori“.

Per l’occasione il tratto di strada che va dalla ex mensa Vigorelli a piazza Castello è tornata alla metà del 1800 ed è diventata una via di Milano. Liuteria Morosini, Antichità, Confetteria e persino Farmacia con la scritta in oro si legge al posto dei più moderni negozi rimasti aperti sotto le antiche insegne.

Tra un ciak e l’altro non è vietato attraversare a piedi la strada e trovarsi a tu per tu con un soldato in divisa o magari anche con la bellissima Vittoria Puccini avvolta in un mantello scuro, mentre dai camerini in via porta Stoppa escono attori e comparse. L’attrice che ha vestito i panni di Elisa di Rivombrosa interpreta il ruolo Maria che con le figlie Antonia (Caterina Ferioli) e Carolina (Adriana Savarese) scappa da Napoli doveva vive con Iginio (Antonio Gerardi), un marito violento, in condizione di povertà, e raggiunge Milano per inseguire un sogno: calcare uno dei più importanti teatri d’opera, la Scala.

Essere ammessi nel tempio della lirica non è per tutti e, mentre Maria dedica tutta se stessa per far scoprire al mondo la primogenita Antonia, sarà la voce di Carolina ad attirare l’attenzione del famoso maestro di canto Crescenzi (Vincenzo Ferrera). Così le protagoniste, rincorrendo le loro passioni, tradiranno, soffriranno, subiranno colpi bassi, affronteranno nemici spietati. Ameranno per scoprire che l’amore fa male, cadranno e si rimetteranno in piedi. Per trasformare il Fraschini nel tempio della lirica, i manifesti della stagione che si sta concludendo sono stati rimossi e al loro posto sono comparsi quelli di “Così fan tutte“ e “Il ratto del serraglio“, in voga nell’800.

"Strada Nuova così è molto più bella", commentavano alcuni pavesi che non potevano non notare i fucili, ovviamente finti, che venivano trasportati su carretti, mentre qualcuno immortalava il momento filmando con il cellulare. Otto gli episodi da 50 minuti ciascuno che saranno girati anche a Brescia, Bergamo e Osnago.