Paride, Michela e Stefano ora hanno una casa tutta per loro

"Voglio vivere da grande". A quasi 50 anni Paride aveva un sogno, avere una casa tutta sua nella quale invitare a pranzo come un adulto, la cugina che finora lo ha ospitato. E nell’uovo di Pasqua ha trovato la sua sorpresa: condividerà il suo appartamento di via Francana con due amici, Michele e Stefano. Da martedì pomeriggio le tre persone con disabilità si sono trasferite e hanno cominciato un percorso di vita in comune. Il progetto, partito un anno e mezzo fa, a causa del Covid ha subito qualche rallentamento, ma è stato realizzato in meno di due mesi. L’appartamento di tre locali offerto in comodato d’uso gratuito da Paride è stato ristrutturato dall’architetto Rosanna Palomba che ha potuto contare sui contributi di Fondazione Cariplo e Fondazione comunitaria della provincia di Pavia che hanno finanziato i lavori, mentre la Banca del Monte di Lombardia ha acquistato gli arredi. Ora in quell’alloggio i tre amici dopo aver trascorso la mattina nei centri diurni, si ritroveranno al pomeriggio per altre attività. Seguiti dalla cooperativa sociale Solidarietà e servizi di Busto Arsizio che collabora con l’associazione Odv-Un nuovo dono, i disabili avranno uno spazio commisurato alle loro necessità e un progetto di vita. L’appartamento di via Francana arriva cinque anni dopo l’esperimento pilota di via Dei Liguri.

"Abbiamo creato un modello che molte altre associazioni italiane vogliono replicare – ha detto Massimo Zanotti, presidente dell’associazione ‘Odv-Un Nuovo Dono’ –. Negli alloggi non esistono orari di visita, le famiglie possono incontrare i loro cari quando vogliono, portarli in vacanza. Non ci sono regole, se non quelle di una normale convivenza. L’esperimento di via Dei Liguri sta dando ottimi risultati, i cinque ragazzi che vi vivono, sono migliorati e le famiglie sono più serene. Se potremo realizzeremo altri alloggi in modo da evitare ai ragazzi il ricovero in istituto". M.M.