Pavia, scivoli e altalene off limits fino al 30 giugno per i più piccoli

Ordinanza di proroga del sindaco: le attrezzature presenti nei parchi restano inaccessibili fino alla fine del mese

Un parco giochi

Un parco giochi

Pavia, 15 giugno 2020 - Attrezzature presenti nei parchi gioco ancora inaccessibili per i bambini. Il sindaco Fabrizio Fracassi ha deciso di prorogare fino al 30 giugno l'ordinanza con la quale vietava l'utilizzo di altalene e scivoli. “Ci auguriamo tutti che questa sia l’ultima proroga - ha detto il primo cittadini -. Quello che è certo è che adesso non può essere garantita la sicurezza dei bambini. La disciplina prevede, tra le altre cose, un numero massimo di partecipanti e il mantenimento delle distanze di sicurezza durante i giochi. Si crede davvero di poter impedire che un bambino si avvicini a un suo amichetto per salutarlo? O che resti per un’ora davanti a un gioco, perché gli si è detto “devi aspettare il tuo turno”? Bisogna essere realisti. Alternative per passare il tempo all’aperto ci sono: dal parco della Vernavola o sulle rive del Ticino. So che verrò criticato, ma non permetterò che, nella nostra città, si torni alla situazione che ha portato al lockdown. La salute dei pavesi conta più della mia immagine”.

A chiedere a gran voce la riapertura delle aree gioco nei giorni scorsi erano stata Arci Pavia che ha scritto una lettera al garante per i diritti dell'infanzia del Comune di Pavia, Paolo Virciglio. Secondo l'associazione, infatti, Pavia non tutelerebbe il diritto al gioco dei bambini, e in particolare di coloro che non si possono permettere giostre, gonfiabili e piscine. Oltre ad Arci, quattro bimbini con la mamma, hanno scritto una lettera al sindaco, per chiedere la riapertura e la riqualificazione dei parchi. "Hanno riaperto ristoranti, i negozi, i supermercati, le aree gioco private (accessibili solo ad alcuni di noi) persino parrucchieri e spa - hanno scritto - e noi non vediamo l’ora di tornare a far parte della nostra meravigliosa città". La petizione pubblicata sulla piattaforma Change.org ha già ricevuto 182 firme; l'obiettivo è arrivare a 200.