San Zenone, il Covid cancella la "paciàda" dedicata a Gianni Brera

Per la prima volta in 27 anni salta il tradizionale pranzo nell'anniversario della morte del celebre giornalista

Gianni Brera

Gianni Brera

San Zenone al Po (Pavia), 19 dicembre 2020 -  Per la prima volta da 27 anni aquesta parte la 'paciàda' dedicata a Gianni Brera, nell'anniversario della sua morte (avvenuta il 19 dicembre 1992), non si può svolgere, causa Covid-19. Niente tradizionale pranzo, dunque, nel quale si ricorda a tavola lo scrittore e giornalista originario di San Zenone al Po.

"Si è trattato solo di un rinvio a tempi migliori", assicurano gli organizzatori dell'evento. Il 'Comitato Brera100', costituito per celebrare i 100 anni dalla nascita di Brera e presieduto dalla professoressa Renata Crotti dell'Università di Pavia, la Pro Loco di Spessa Po, dove Brera si ritrovava con gli amici, il Comune di San Zenone, dove Brera è nato, e 'I SenzaBrera' sono impegnati a dare continuità a una tradizione che va al di là dell'aspetto culinario, come il nome farebbe pensare. Attraverso la paciàda si vuole infatti far memoria di un personaggio, come Gianni Brera, che ha lasciato il segno nel mondo del giornalismo e non solo.

Per il 2020 come sede della grande «reunion» era stata richiesta la Sala Mensa di un Collegio universitario pavese per riaffermare il legame di Gianni Brera con l'Università di Pavia, dove Brera si laureò in Scienze Politiche. E proprio l'Associazione Laureati, di cui Brera è stato eccellente rappresentante avrebbe voluto essere protagonista dell'evento. Così, vista l'impossibilità di ritrovarsi per celebrare il «maestro» , i commensali di sempre, tutti vecchi amici e colleghi del Giuan, oggi si «incontreranno idealmente» per brindare con un calice di 'Barbacarlo' ,il vino prodotto dallo storico amico vinaiolo oltrepadano, Lino Maga, proprio come sarebbe piaciuto a lui.