MANUELA MARZIANI
Cronaca

Ora i poveri hanno nuovi “angeli“. Ordine di Malta tra i senzatetto. Potenziati i servizi per il dormitorio

Pavia, medico, infermiere e psicologo nel centro San Carlo. Gli “ospedalieri“ e il Comune hanno firmato un accordo di due anni.

I protagonisti della firma della convenzione tra Comune e l’Ordine di Malta (Torres)

I protagonisti della firma della convenzione tra Comune e l’Ordine di Malta (Torres)

Un servizio in più per chi ha necessità speciali. Grazie a un accordo stipulato tra l’assessorato ai servizi sociali e il Corpo italiano soccorso dell’Ordine di Malta - Cisom, impegnato ad aiutare senzatetto, poveri e malati, gli ospiti del dormitorio di via San Carlo avranno un’attenzione particolare. "Il nostro core business è dare aiuto a chi è in difficoltà - ha detto Vincenzo Nobile della fondazione Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta Cisom -. Per questo motivo all’interno del dormitorio sarà sempre presente un medico, in alternativa un infermiere e uno psicologo. Abbiamo visto in passato, in altre esperienze che lo psicologo è molto importante perché ti permette di avvicinarti alla persona fragile e capire come intervenire. Poi spetterà al medico curarlo, ma a questo punto con maggiore facilità perché riesce a capire meglio le esigenze. Le persone che frequentano i centri di accoglienza sono molto sensibili e hanno bisogno di professionisti molto umani e ugualmente sensibili che possano capirli".

Sono in aumento coloro che chiedono un’ospitalità temporanea in via San Carlo. La convenzione sottoscritta prevede che fino alla fine del 2027 la sede di Pavia di Cisom effettui un’attività di volontariato a favore di persone senza fissa dimora a rischio di esclusione sociale temporaneamente ospitate all’interno del Centro comunale di accoglienza San Carlo. "Con questa collaborazione - ha aggiunto l’assessore ai servizi sociali Francesco Brendolise - non intendiamo sostituirci al servizio sanitario, ma andare incontro ai senza fissa dimora offrendo un’attenzione maggiore da un punto di vista sanitario e psicologico". L’intesa si inserisce in una revisione del sistema d’accoglienza che sarà pronta tra qualche settimana per rispondere meglio alle esigenze sociali e abitative di tante persone il cui disagio è senza risposta.