Omicidio Mortara, il movente resta un mistero. E il coltello non si trova

Alla Cascina Montericco il killer è arrivato su richiesta della madre. Ma a scatenare la lite potrebbero non essere stati luce e gas bloccati

carabinieri

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Ha risposto alle domande del pubblico ministero Paolo Mazza Antonio Canale, 46 anni, in stato di fermo dal pomeriggio di venerdì per l’omicidio di Christian Ikogwe, 25 anni, operaio nigeriano morto intorno all’una del mattino al Policlinico San Matteo dov’era stato trasportato in condizioni disperate. La convalida del provvedimento è prevista per martedì. L’interrogatorio di Canale, che era in affidamento in prova da un anno e che per l’estate avrebbe esaurito la propria pena, si è concluso intorno alle 22 quando l’uomo è stato trasferito al carcere pavese di Torre del Gallo.

I nodi da sciogliere

Ma sono ancora molti i punti da chiarire su quanto accaduto: intanto le motivazioni della colluttazione in cui il giovane africano è rimasto ferito mortalmente, che potrebbero non essere legate alle utenze di gas e luce ancora bloccate, come si è detto in un primo momento. E poi l’arma utilizzata da Canale visto che, nonostante l’uomo abbia consegnato spontaneamente diversi oggetti tra cui il telefonino, non ci sarebbe traccia del coltello.

La ricostruzione

Pare invece accertato che l’uomo sia intervenuto su richiesta della madre 67enne, che abita accanto alla sua casa alla Cascina Montericco, affacciata sulla Provinciale che collega Mortara ad Olevano. La donna ha detto ai carabinieri della Compagnia di Vigevano che sarebbe stata aggredita verbalmente e anche fisicamente dalla vittima e dal fratello trentenne con il quale divideva l’alloggio. Può essere insomma che il 46enne abbia agito per difendere se stesso e la madre, spingendosi oltre le proprie intenzioni.

Coltellata fatale

Tutti particolari che dovranno essere definiti dall’inchiesta in corso. Il fatto è avvenuto intorno alle 21.30 di giovedì: dopo la colluttazione e la coltellata subita, Christian Ikogwe anziché attendere l’arrivo dei soccorsi sul posto ha inforcato la bicicletta e, accompagnato dal fratello, si è diretto verso il centro di Mortara. Con tutta evidenza intendeva raggiungere l’ospedale. Percorse poche centinaia di metri, nelle vicinanze di un distributore di gas, è caduto a terra e lì è stato soccorso dal personale del 118. Le sue condizioni sono apparse così gravi da spingere i medici a disporne il trasferimento al Policlinico di Pavia, dove il giovane africano è spirato intorno all’una della notte tra giovedì e venerdì.