Nuovo reparto di Oncologia "Qui quello che ci serve"

È nella palazzina di Ortopedia. Il direttore: negli ultimi 10 anni cure migliorate

Migration

di Manuela Marziani

Ventisette posti letto ricavati in camere da due, una cucina, più spazi per i medici strutturati e gli specializzandi: ha un nuovo volto il reparto di Oncologia inaugurato ieri al San Matteo grazie al sostegno dell’associazione “Cancro primo aiuto” (che ha acquistato gli arredi con 200mila euro) e della Regione (che ha finanziato la ristrutturazione del 3° e del 4° piano della palazzina costata un milione e mezzo). "Il nuovo reparto è soltanto un tassello - ha spiegato Paolo Pedrazzoli (foto a destra), direttore del nuovo reparto di Oncologia -. Siamo eccellenza e lo dimostriamo mettendo il paziente al centro. Negli ultimi 10 anni c’è stato un avanzamento delle cure, abbiamo farmaci che prima non avevamo, terapie innovative, la possibilità di intervenire chirurgicamente, la ricerca alla quale noi abbiamo dato un contributo ha fatto dei passi avanti e siamo in grado di offrire al paziente un percorso di cura completo, che si occupi della persona nel suo complesso". Prima del Covid Oncologia era dove si trova Malattie infettive poi è stato necessario effettuare un trasferimento per evitare che pazienti già fragili a causa della patologia, potessero contagiarsi. "Adesso abbiamo quanto ci serve - ha aggiunto Pedrazzoli - e anche i pazienti con i loro familiari hanno mostrato un apprezzamento". "Qualcuno sostiene che agli ospedali pubblici dovrebbe pensare la Regione - ha sottolineato il presidente del San Matteo, Alessandro Venturi -, non è così. Il San Matteo è sorto anche grazie alle donazioni e con quelle continua a crescere. Si distingue anche per questo". In questo caso “Cancro primo aiuto” è intervenuta a supporto.

"La nostra sede è a Monza e abbiamo l’ospedale San Gerardo – ha fatto notare Flavio Ferrari cofondatore di “Cancro primo aiuto” -, nonostante questo abbiamo scelto di investire sul San Matteo e su Pavia perché l’eccellenza della cura in campo oncologico è in viale Golgi dove oltre all’oncologia c’è un intero ospedale che segue i pazienti". E quanto è stato fatto ancora non basta. Adesso si dovrà realizzare il Day hospital che per motivi di opportunità dovrà essere vicino al reparto, al 3° piano della stessa palazzina che si trova vicino al pronto soccorso e Ferrari lancia un appello a tutti gli imprenditori locali: "Il progetto costerà 300mila euro - ha proseguito Ferrari -, l’associazione ne ha anticipati 100mila. Bisogna trovare gli altri e di certo ce la faremo".