Nell’edicola in periferia se non hai moneta o banconote non compri

Nei bar l’uso della tessera pare già “metabolizzato“. Negli altri punti vendita. ancora qualche resistenza

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Per i clienti è certo più comodo, per i commercianti le commissioni incidono troppo su cifre basse, ma si stanno adeguando tutti, o quasi. Anche nei negozi di Pavia il pagamento con carte digitali era una realtà ben consolidata ancor prima che scattasse l’obbligo, dallo scorso 30 giugno, per tutti i commercianti di avere il Pos e accettare pagamenti digitali. Facendo una prova sul campo, chiedendo ai negozianti di pagare col bancomat per acquisti di minima entità, in soli due casi su una decina è arrivata la risposta negativa che porterebbe, se il cliente chiamasse le forze dell’ordine per sporgere denuncia, a una sanzione di 30 euro più il 4% dell’importo della transazione rifiutata.

In un’edicola in un rione periferico della città, l’esercente ammette candidamente di non avere il Pos, fingendo di non sapere che sia diventato obbligatorio. Al cliente che si presenta con una banconota da 50 euro per acquistare un quotidiano del costo di 1,5 euro, proponendo in alternativa il pagamento col bancomat, l’edicolante risponde di non avere né il resto né il Pos, costringendo il cliente ad andarsene a mani vuote. In una cartoleria in centro, allo stesso tentativo per l’acquisto di un refil del costo di 5 euro, sempre con una banconota da 50 euro o in alternativa il bancomat, il commerciante non lascia neppure terminare l’alternativa del pagamento digitale e prepara il resto da 45 euro. In tutti gli altri casi, il pagamento con la tessera viene accettato, in due occasioni con lagnanza sulle commissioni bancarie, nella maggior parte con indifferenza, in qualche caso anzi preferito all’uso di contanti. Lucrezia e Irene, ieri mattina al bancone del Cumino bistrot in corso Mazzini, confermano che "il pagamento digitale è più comodo anche per noi, ad esempio quando ci sono gruppetti di giovani che vogliono conti separati: con i contanti ci impiegheremmo più tempo e ci svuoterebbero la cassa per i resti". Anche in un’edicola, in centro, l’edicolante spiega che "col Pos c’è il vantaggio di non dover dare il resto, ma sul prezzo di un quotidiano quasi andiamo in perdita con le commissioni". Stefano Zanette