Multe annullate. Il Comune valuta di impugnare

Polemica a Gambolò sull'uso dell'autovelox disattivato. Possibile impugnazione delle sanzioni annullate e verifiche in corso sui ricorsi accolti. Opposizione critica il Comune per il noleggio ancora attivo.

Nuovi accertamenti. E l’eventualità di impugnare gli annullamenti delle sanzioni disposti dalla Prefettura. Benché l’autovelox di Gambolò sia stato disattivato dallo scorso agosto la polemica al suo utilizzo è ancora molto accesa. Nei sei mesi nei quali il dispositivo è stato attivo sono state elevate 34.818 multe per il superamento del limite di velocità fissato a 50 chilometri orari, in un tratto di provinciale che, sebbene costeggi l’abitato, è sempre stato regolato da un limite di 70 chilometri all’ora. "Al momento non è stata ancora impugnata nessuna decisione della Prefettura – spiega il sindaco Antonio Costantino – ma non è escluso che lo si possa fare. Sono infatti in corso delle verifiche della relazione che è stata utilizzata per accogliere i ricorsi". Il sospetto è che ci sia stato un errore scambiando una strada da 50 chilometri orari per una da 30. Nel quale caso l’esecutivo non esclude la possibilità di impugnare i ricorsi, tra i 200 ed i 250 in tutto, ai quali la Prefettura ha dato ragione. Intanto dai banchi dell’opposizione l’ex-sindaco Elena Nai (Fratelli d’Italia) fa notare che, nonostante il dispositivo sia inattivo dall’inizio di agosto, il Comune stia continuando a pagarne il noleggio. "Non è la prima volta che pongo la questione – ha detto Nai –, ma in precedenza mi era stato detto che l’autovelox sarebbe stato utilizzato come postazione mobile, ma non mi risulta che sia così. Saluto però con favore la cessazione di una situazione vessatoria verso i cittadini sia di Gambolò che residenti altrove". U.Z.