Tragedia del Mottarone, nemmeno un graffio al volto di Eitan grazie al papà

Pavia, compagni e insegnanti vogliono riabbracciare l’unico sopravvissuto alla tragedia della funivia

Madre Paola Canziani

Madre Paola Canziani

Pavia, 22 giugno 2021 - "Eitan non ha neanche un graffio sul viso". Madre Paola Canziani, direttrice dell’istituto Maddalena di Canossa di Pavia dove il bambino frequenta la scuola d’infanzia si intenerisce quando parla dell’unico superstite della tragedia della funivia Stresa-Mottarone. "Qualche giorno fa – aggiunge – la zia Aya mi ha raccontato che grazie all’abbraccio protettivo di papà Amit, che evidentemente lo ha stretto molto a sé, il volto del bambino non è stato segnato". Ma la religiosa ricorda anche gli abbracci che la mamma del bambino Tal, gli regalava ogni giorno, appena un attimo prima di lasciarlo a scuola. "Una giovane mamma – prosegue la direttrice dell’istituto – che sapeva dare a quel piccolo tutto l’amore di cui aveva bisogno. Sin dal giorno della tragedia, alla fine di maggio abbiamo cercato in ogni modo di far sentire il nostro abbraccio affettuoso ad Eitan. I bambini mi hanno subito chiesto che cosa potessero fare per il loro compagno, come potessero aiutarlo e sono tante le iniziative che, insieme ai nostri 450 studenti, abbiamo organizzato per trasmettergli il nostro affetto". Disegni, poesie, raccolta fondi, i compagni si sono prodigati come hanno potuto per il piccolo compagno di 5 anni. L’importante era poter garantire al loro compagno il calore di un abbraccio che la vita gli ha sottratto.

"Eitan è un bambino molto creativo – sottolinea madre Paola – e in grado di costruire molto facilmente delle relazioni. A scuola è molto bene integrato. Non ha soltanto alcuni amici, magari tra i suoi compagni di classe, tutti i nostri 450 allievi sono suoi amici. E tutti gli vogliono bene a tal punto da preoccuparsi per lui e per i problemi che ha dovuto e che dovrà offrontare per la sua salute e non solo. Oggi (ieri per chi legge) sono dovuti tornare a Torino per un controllo". La famiglia di origine israeliana del piccolo ha chiesto di poter vivere lontano dai riflettori questo momento molto delicato per un bambino che in una domenica di festa ha perso il papà, la mamma, il fratellino e i bisnonni. Ma l’istituto continua a mantenere i contatti con gli zii e aspetta il piccolo a scuola alla riapertura settembre, quando la salute del bambino glielo permetterà. "Eitan deve capire che di fronte a un’ingiustizia così grande – fa notare madre Paola Canziani –, la comunità di Pavia sarà sempre dalla sua parte". E anche il sindaco Fabrizio Fracassi sottolinea che, "bisogna garantire al bambino tutta la tranquillità di cui ha bisogno per riuscire a superare la tragedia che gli ha sottratto tutta la sua famiglia". "Avevo detto che avrei voluto portargli l’abbraccio di tutta la città, una volta rientrato da Torino – ha proseguito il primo cittadino – e lo farò, ma quando il momento sarà opportuno. Ci vuole tempo, Eitan deve fare un suo percorso supportato da specialisti e familiari. L’importante è che sappia che è un bambino di tutta la città".