STEFANO ZANETTE
Cronaca

Messaggi hot a una 35enne, prete ricattato: “Vergognati, tappezzo la città con le tue foto”

Pavia, il sacerdote ha pagato 500 euro per il silenzio della donna ma poi ha deciso di denunciare ed è scattato l’arresto per estorsione

Polizia

Ha conosciuto la donna su un sito di incontri e le ha mandato molti messaggi, neppure troppo espliciti né particolarmente compromettenti, se non perché inviati da un sacerdote. Ed è stato così ricattato: 500 euro per il silenzio. Ha pagato ma è arrivata subito la seconda richiesta, per la medesima cifra. E ha capito che per uscirne non poteva continuare a cedere, chiedendo quindi aiuto alla polizia, che ha arrestato la donna, 35enne di nazionalità romena, per estorsione. La vittima è un sacerdote di poco meno di 40 anni, che vive e lavora in una parrocchia in città. Circa un mese fa la conoscenza, rimasta virtuale, su un sito d’incontri. Ottenuto così il telefono cellulare della donna, il giovane prete l’avrebbe letteralmente tempestata di messaggi, più compromettenti per l’assiduità che per i contenuti.

"Sei un sacerdote, vergognati", il testo di un messaggio di risposta della donna, che dopo aver intimato al prete di non scriverle più ha cambiato però atteggiamento ed è passata al ricatto. "Tappezzo la città con le tue foto", una delle minacce, oltre a quella di rendere nota la vicenda diffondendola su pagine pubbliche di social network. La prima richiesta di denaro ha forse colto alla sprovvista il sacerdote, che cedendo al senso di colpa ha pagato i 500 euro chiesti dalla donna. Ma, come sempre accade in simili situazioni, non è finita così facilmente. Lo stesso giorno del primo pagamento, è infatti arrivata la seconda richiesta, per un’altra somma identica, per lo stesso motivo: pagare il silenzio.

La vittima ha capito che se avesse pagato ancora non ne sarebbe più uscito ed è andato quindi in Questura a raccontare tutto alla polizia. Ha quindi finto di accettare di pagare anche i successivi 500 euro, ma le banconote erano state preventivamente segnate dai poliziotti, che in borghese hanno anche seguito il sacerdote all’appuntamento e, ad avvenuta consegna, fatto scattare in flagranza l’arresto, poi convalidato dal Gip, che ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa del processo fissato per il prossimo ottobre.