Non c’è solo Jannik Sinner ai vertici delle classifiche internazionali, il tennis italiano può vantare anche due campioni del mondo: sono il vigevanese Gabriele Vietti e il novarese Emanuele Bezzi, reduci dai Campionati del mondo per atleti con Sindrome di Down, che si sono disputati ad Annecy, in Francia, dove hanno conquistato la medaglia d’oro nel torneo di doppio classe II2 annientando la coppia australiana. L’altra sera i due tennisti Lele&Lele sono stati premiati al Tennis club di Pavia, dove hanno ricevuto una targa e una maglietta personalizzata. "È stata una serata molto piacevole – ha detto la presidente del Tennis club Nicoletta Cassani – che si è svolta alla presenza dei nostri soci, di Antonio Gianfreda, responsabile provinciale della Fit, Eugenio Ventura, il designatore provinciale degli arbitri, e i familiari dei due tennisti".
Una festa con un piccolo rinfresco per i due sportivi che, da quando sono rientrati, continuano a celebrare il successo conseguito in diverse sedi. I due campioni, 51 anni per Vietti e 31 per Bezzi, tesserati dell’Ahs Novara, si sono conosciuti sui campi. All’inizio erano rivali, poi sono diventati compagni di doppio e grandi amici, che l’altra sera hanno voluto raccontare le loro passioni. Il tennis, sicuramente. Vietti aveva come idolo Federer e ora Sinner, ma ha praticato canoa, ping pong e altri sport. Anche oggi per tenersi in forma, perché ama mangiare l’amatriciana, pratica nuoto, palestra, bicicletta. E poi lavora alla pasticceria “Dolce positivo“ di corso Emanuele a Vigevano.
"Complimenti a Gabriele Vietti che ha ottenuto, insieme ad Emanuele Bezzi, il titolo di Campione del mondo di tennis nel torneo di doppio – hanno commentato dalla pasticceria appena saputo il risultato di Annency –. Un orgoglio della Nazionale Italiana con Sindrome di Down e di Dolce Positivo, dove Gabriele si è sempre distinto diventando un prezioso punto di riferimento". "In realtà io volevo smettere – ha ammesso Gabriele – poi la nazionale mi ha convinto a prendere parte al mondiale di Annency. Ho giocato anche in singolo e sono arrivato quarto. Poi ho vinto nel doppio. È stata una bella esperienza, anche se un po’ stancante: giocavamo due partite al giorno".