Reporter pavese ucciso in Ucraina, assolto in Appello l'ex soldato Vitaly Markiv

Annullata la condanna a 24 anni inflitta in primo grado. L'italo-ucraino è stato scarcerato

Il ministro dell'Interno ucraino Arsen Avakov con Oksana Maksimchuk, mamma di Markiv

Il ministro dell'Interno ucraino Arsen Avakov con Oksana Maksimchuk, mamma di Markiv

Pavia, 3 novembre 2020 - La Corte d'Assise d'appello di Milano ha assolto Vitaly Markiv, 31enne italo-ucraino ed ex soldato della guardia nazionale ucraina, imputato (e in primo grado condannato a 24 anni di carcere) per l'omicidio di Andy Rocchelli, il fotoreporter pavese di 30 anni ucciso da colpi di mortaio il 24 maggio 2014, mentre stava realizzando un reportage nel Donbass, zona dell'Ucraina occupata dai separatisti filorussi. Markiv, assolto per non aver commesso il fatto, è stato scarcerato.

"Mi dispiace per la madre di Rocchelli, ma sono contenta per mio figlio. Grazie a Dio che ci sono ancora dei giudici che guardano i fatti. Ringrazio gli avvocati e lo Stato ucraino che è stato vicino a noi. Noi abbiamo creduto sempre nella verità". Così Oksana Maksymcmuk, madre di Vitaly Markiv, ha commenta la sentenza. Ovviamente di tutt'altro tono il commento della madre della vittima, Elisa Rochcelli: "Vedremo le motivazioni della sentenza e vedremo il da farsi. Continuiamo a ritenere corretta la ricostruzione del tribunale di Pavia e della procura generale di Milano, a loro e ai nostri avvocati va la nostra riconoscenza".