UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Market mai nato. Il Tar al Comune: restituisca i soldi

L’area avrebbe dovuto ospitare un supermercato e unità immobiliari. Ma il progetto non è mai decollato. E così la...

L’area avrebbe dovuto ospitare un supermercato e unità immobiliari. Ma il progetto non è mai decollato. E così la...

L’area avrebbe dovuto ospitare un supermercato e unità immobiliari. Ma il progetto non è mai decollato. E così la...

L’area avrebbe dovuto ospitare un supermercato e unità immobiliari. Ma il progetto non è mai decollato. E così la società che lo aveva presentato, e che nel frattempo aveva versato al Comune quasi 200mila euro di oneri di urbanizzazione, ha chiesto la restituzione del denaro. Ne è nato un braccio di ferro durato anni e che potrebbe essersi risolto con la pronuncia del Tribunale amministrativo regionale a favore della ditta appaltatrice. Il Comune di Gambolò dovrà dunque restituire 164mila euro. "È una vicenda molto complessa – commenta il sindaco Antonio Costantino (nella foto)– che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione". L’area in questione si trova tra via Fiume e via Ospedale, nel pieno centro della cittadina, e per decenni ha ospitato la casa di riposo. Quando gli anziani si sono trasferiti nella nuova e modernissima struttura realizzata oltre la provinciale, quella esistente è stata abbattuta. Il progetto presentato prevedeva la realizzazione di un supermercato e delle abitazioni, ma negli anni sono stati realizzati soltanto dei box interrati e una parte di un edificio. Alla richiesta di restituzione degli oneri, che risale al 2021, il Comune aveva risposto sostenendo che "il mancato completamento del progetto e le soli demolizioni abbia determinato, una trasformazione dei luoghi non rispondente alle autorizzazioni rilasciate". Del caso era così stato investito il Tar che ha dato ragione alla ditta e disposto la restituzione di 164mila euro, respingendo però la richiesta della corresponsione anche degli interessi nel frattempo maturati. In attesa che la questione si chiuda in via definitiva resta il punto interrogativo sul futuro dell’area. "Il permesso di costruire è scaduto – dice il sindaco –. Occorrerà presentarne uno nuovo".

Umberto Zanichelli