Manifesti con nostalgie fasciste In città è caccia ai responsabili

Broni, trovati affissi in centro “Noi siamo le vecchie maniere“ poi l’invito a parlare solo italiano. Il precedente a Stradella

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di Stefano Zanette

Rigurgito di nazionalismo fascista sulle colline oltrepadane. La polizia locale di Broni ha trovato domenica, e subito rimosso, due manifesti affissi nel corso della precedente nottata nel centro abitato oltrepadano. Uno più velato, con solo la scritta “Noi siamo le vecchie maniere“. L’altro ben più esplicito, con il lungo testo riportato come una sorta di ordinanza: “Usare, nei luoghi ed esercizi pubblici, la sola lingua italiana con la proibizione dell’uso di quella straniera“, e l’ammonimento di “fare rispettare tale ordine con metodi persuasivi dai pochi squadristi rimasti“. Con tanto di immagine della bandiera della Rsi, la Repubblica Sociale Italiana di Salò. Del caso ne sono state informate anche le forze dell’ordine, mentre la polizia locale sta procedendo con gli accertamenti per cercare di identificare i responsabili. Se saranno individuati potranno essere accusati dell’ipotesi di reato di istigazione all’odio e alla violenza di matrice razziale. L’episodio avviene a meno di un mese dal ritrovamento, nella vicina Stradella, in occasione dell’anniversario della Liberazione, di una bandiera italiana, con la scritta “25 aprile il giorno in cui i vili si proclamarono eroi“, trovata da personale del Comune proprio sul monumento alla Resistenza, luogo simbolo della ricorrenza, in via Battisti.