MANUELA MARZIANI
Cronaca

Grandine su cereali e vigneti, il fieno marcisce per la troppa acqua: i danni del maltempo nel Pavese

Gli eventi climatici di questi giorni rischiano di avere pesanti effetti sull'agricoltura

Un campo sommerso dall'acqua

Un campo sommerso dall'acqua

Pavia, 24 maggio 2024 - Dalla pianura alle colline, tutta la provincia di Pavia è stata colpita dal maltempo di questi giorni. E, stando a quanto denuncia Coldiretti, gli effetti per l’agricoltura rischiano di essere pesanti, visto anche il periodo delicato in cui si trovano attualmente molte coltivazioni. Tra la giornata di mercoledì e quella di giovedì si sono verificate grandinate, bombe d’acqua e tempeste di vento a macchia di leopardo su tutto il territorio pavese. La perturbazione si è abbattuta in particolare su alcuni Comuni della parte pianeggiante dell'Oltrepò Pavese. Tra le località più colpite ci sono i territori di Arena Po, Portalbera e Bosnasco con le loro coltivazioni di orzo e grano. "I nostri tecnici sono al lavoro per stimare i danni - spiega Coldiretti Pavia - Le valutazioni sono ancora in corso, a breve avremo un quadro più preciso della situazione". Danni da allagamenti si registrano anche nella zona di pianura al di qua del Po, dove ci sono interi appezzamenti di mais da riseminare e campi di cerali rovinati dall’eccesso di pioggia di questi giorni. Grandinate e vento forte, secondo il monitoraggio di Coldiretti Pavia, si sono registrati ieri anche nei Comuni di Corteolona, Cura Carpignano, Villanterio e Belgioioso. Salendo in collina, invece, nella serata tra mercoledì e giovedì la grandine ha colpito l'alta Valle Staffora, abbattendosi in particolare, secondo il monitoraggio di Coldiretti Pavia, nella zona tra Sant’Albano, Valverde e Zavattarello. Anche qui sono stati danneggiati i cereali e l'erba medica. Sembrano invece essersi salvati i frutteti, per cui si era temuto inizialmente. Nel pomeriggio di giovedì tempeste di ghiaccio e acqua si sono abbattute sui vigneti sempre in Oltrepò Pavese: i tecnici di Coldiretti sono al lavoro per raccogliere le prime segnalazioni di danni, che stanno iniziando ad arrivare dai Comuni di Canevino, Oliva Gessi, Montalto Pavese, Borgo Priolo e Borgoratto Mormorolo. "In questo periodo della stagione, con le piante in piena fioritura e le primizie in campo, la grandine è l’evento più temuto dagli imprenditori agricoli per la perdita dell’intero raccolto dopo in anno di lavoro – spiega Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia – Al momento è presto per avere dei dati precisi sui danni, perché le valutazioni sono in corso: saremo in grado di fornire un quadro più preciso della situazione nei prossimi giorni". Di certo secondo il monitoraggio di Coldiretti sono oltre 70 gli eventi estremi tra nubifragi, bombe d’acqua, grandinate e tempeste di vento che si sono scatenati in Lombardia solo nell'ultima settimana. Gli ultimi episodi di nubifragi e grandinate – commenta Coldiretti Pavia – sommano nuovi danni alle criticità già denunciate nei giorni scorsi che, in misura differente, coinvolgono praticamente tutto il territorio provinciale: semine in tilt, trapianti di pomodoro bloccati, pericolo di asfissia per orzo e frumento, piante più fragili di fronte agli attacchi di funghi e parassiti. In molti casi – sottolinea ancora Coldiretti Pavia – è impossibile per gli agricoltori entrare in campo e procedere con i lavori stagionali. “Di fronte a questi eventi climatici estremi – sottolinea ancora il presidente di Coldiretti Pavia – è necessario garantire maggiore flessibilità alle aziende agricole, che devono poter godere di deroghe di fronte a questi sfasamenti di stagione imprevedibili”. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che in Italia nel 2023 hanno superato i 6 miliardi di euro. “È necessario un potenziamento dell’attività assicurativa, che deve essere in grado di dare risposte immediate agli agricoltori danneggiati da un clima impazzito – sottolinea ancora Silvia Garavaglia – E dobbiamo anche insistere con forza sulla strada della ricerca, in particolare per quanto riguarda le Tecniche di evoluzione assistita (Tea), in grado di garantire agli agricoltori varietà più resistenti ai cambiamenti climatici. Inoltre dobbiamo anche considerare che se avessimo avuto gli invasi proposti da anni da Coldiretti avremmo potuto immagazzinare almeno in parte l'acqua caduta in questo periodo. Invece, oltre a creare danni nell'immediato, l’acqua andrà persa e non servirà in futuro".