Malore per il rettore emerito Schmid

Soccorso dai numerosi primari presenti alla cerimonia, è stato trasferito all’ospedale San Matteo

Ha avuto un malore e si è accasciato. L’ex rettore dell’Università Roberto Schmid, 84 anni, che era presente all’inaugurazione del nuovo Campus della salute, seduto in seconda fila tra le autorità, si è sentito male. Se ne sono accorti subito il primario del Pronto soccorso del San Matteo, Stefano Perlini, il primario di Pediatria, Gian Luigi Marseglia, e il personale del 118, coordinato dalla responsabile Alessandra Palo.

L’imprevisto si è verificato mentre il rettore Francesco Svelto si apprestava a concludere il discorso che aveva preparato per quella che non aveva esitato a definire "una giornata storica per Pavia". Un attimo prima che Svelto lo ringraziasse, Schmid - che è stato rettore dal 1988 al 2005 - si è sentito poco bene e la cerimonia è stata interrotta per diversi minuti, per permettere i soccorsi e per trasportare il rettore emerito a poca distanza, in policlinico.

Quando la cerimonia è ripresa, a Roberto Schmid, che ha retto l’Ateneo pavese per 17 anni, è stato tributato un grosso applauso. "Ha segnato in positivo la storia di questa università – ha detto Francesco Svelto, parlando del predecessore –. Ci teneva moltissimo a partecipare all’evento".

"Mi spiace per il problema che il rettore Schmid ha avuto – ha aggiunto il ministro dell’Università Anna Maria Bernini, in collegamento da remoto – ma non c’era posto migliore in cui potesse capitargli. La presenza di medici e riabilitatori credo abbia agevolato l’assistenza al professore".

Fondatore e primo rettore dello Iuss, Schmid è stato un innovatore e la facoltà medica, in cui negli anni 1510-1511 Leonardo Da Vinci ha lavorato come anatomista, ora deve guardare a un futuro fatto di multidisciplinarietà.

"Solo se sapremo essere interdisciplinari riusciremo ad attirare i migliori ricercatori – ha sottolineato il ministro –. Il Campus è un luogo di grande importanza, per garantire un’offerta formativa che deve essere il più possibile completa, una finestra sul mondo futuro, con un collegamento tra scienze della vita, salute e nuove tecnologie".

L’Università collaborerà ai progetti del Pnrr attraverso il lavoro di circa 120 ricercatori strutturati, mentre altri 40 saranno assunti a tempo determinato, oltre a 48 dottorandi di ricerca. "In Lombardia abbiamo il capitale umano migliore del mondo – ha concluso il presidente della Regione Attilio Fontana – e dobbiamo fare in modo di trattenerlo sul territorio. Per fare questo abbiamo bisogno di grandi investimenti, perché il futuro è fatto di competenze, capacità e tecnologia".

Manuela Marziani