Lite e coltellate tra giovanissimi sul Lungoticino

Due ragazzi si scontrano in una lite degenerata in botte, con un epilogo sanguinoso: uno dei due, 19enne, viene colpito da due coltellate. I carabinieri indagano per lesioni personali, ma i due coinvolti non hanno spiegato i motivi della lite.

Lite e coltellate tra giovanissimi sul Lungoticino

Lite e coltellate tra giovanissimi sul Lungoticino

Nessuno dei due ragazzi coinvolti ha voluto spiegare perché sia iniziata la lite che, degenerata in botte, ha poi avuto un epilogo ancor più sanguinoso. Per due coltellate, tra la schiena e il fianco, un ragazzo di 19 anni di Belgioioso è finito in ospedale con conseguenze che si sono rivelate meno gravi di quanto si temesse. Era passata da una mezz’ora circa la mezzanotte tra sabato e domenica quando è stato lanciato l’allarme al 112 per il ragazzo ferito e sanguinante sul Lungoticino, all’altezza del Ponte Coperto.

Sul posto è intervenuta in codice rosso l’ambulanza che ha poi trasportato il ferito al Pronto soccorso del Policlinico, dov’è stato medicato e poi dimesso già nel pomeriggio successivo, giudicato guaribile con una prognosi di 15 giorni. Le ferite, che pur avevano provocato un’abbondante perdita di sangue, non sono infatti risultate particolarmente profonde. Due coltellate che non hanno colpito organi vitali, inferte con una lama di piccole dimensioni. Un coltellino che il rivale del 19enne, un ragazzo di 20 anni, avrebbe estratto quando per lui si stava mettendo male e stava avendo la peggio nella scazzottata.

Ma è solo un’ipotesi, con gli accertamenti dei carabinieri ancora in corso per ricostruire l’accaduto. I militari stanno procedendo per l’ipotesi di reato di lesioni personali e hanno identificato i due giovani coinvolti: oltre al 19enne ferito, anche il ventenne presunto responsabile delle coltellate. Entrambi non avrebbero appunto chiarito ai carabinieri i motivi della lite. Si conoscevano e si sono trovati nella zona del Ponte Coperto, forse un incontro chiarificatore per un precedente sgarbo tra i due.

Stefano Zanette