
L’impegno della Caritas: "Il dormitorio funziona"
di Manuela Marziani
PAVIA
In Lombardia per 6 persone su 10 la povertà è ereditaria, un destino che sembra scritto a priori. E Pavia non fa eccezione. Per questo la parola d’ordine è inclusione, perché nessuno deve rimanere da solo, né gli adolescenti, né gli anziani, né gli ultimi che hanno usufruito del dormitorio della Caritas dove nei primi 9 mesi del 2023 sono stati effettuati 58 colloqui e accolte 37 persone che possono fermarsi tre mesi. I dati, forniti ieri nel corso del convegno annuale della Caritas diocesana, fotografano le diverse necessità dei pavesi alle quali un team composto da giovani cerca di dare una risposta.
"L’housing sociale Sant’Agostino - ha detto la vice direttrice suor Mabel Mariotti - ha ricevuto 55 richieste e sono state accolte 28 persone. Di queste 10 sono donne, 10 i bambini e 8 gli uomini per 7 nuclei familiari". Il servizio, pensato per donne e bambini, attraverso il co-housing viene esteso anche agli uomini. "Non offriamo soltanto ospitalità - hanno aggiunto i volontari -, all’uscita si accompagnano gli ospiti che vogliono ricominciare". Non una grande struttura per le persone più fragili, ma tanti punti di accoglienza in modo da creare un rapporto con chi è in difficoltà. Sembra essere questa la tendenza sollecitata da don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, intervenuto a Pavia: "Siamo conosciuti per l’assistenza concreta che garantiamo ogni giorno alle persone in difficoltà. Ma il nostro impegno deve anche essere rivolto alla promozione di una maggiore giustizia sociale. E’ per questa ragione che abbiamo il dovere di essere a fianco dei politici e di chi opera nelle istituzioni, per aiutarli a capire dove si riscontrano la maggiori criticità in una comunità e aiutarli a prendere le decisioni più opportune per le persone". Al centro d’ascolto nel 2022 sono stati 770 i colloqui effettuati e 98 i nuclei familiari seguiti. Sono stati 450, invece, i migranti seguiti, 75 dei quali attraverso lo sportello stranieri. Centosessanta i nuclei familiari sostenuti con un pacco alimentare e 39 coloro che lo hanno ricevuto a domicilio ogni 15 giorni.