Le indagini sul giallo di Colli Verdi. La Procura ordina ulteriori test. In casa della vittima arriva il Ris

Carlo Gatti trovato senza vita il 4 febbraio. In cella per omicidio la nipote acquisita, mercoledì il Riesame

Le indagini sul giallo di Colli Verdi. La Procura ordina ulteriori test. In casa della vittima arriva il Ris

Le indagini sul giallo di Colli Verdi. La Procura ordina ulteriori test. In casa della vittima arriva il Ris

La Procura di Pavia ha disposto accertamenti tecnici irripetibili nell’abitazione dove domenica 4 febbraio è stato trovato morto l’89enne Carlo Giovanni Gatti, alla frazione Canavera di Colli Verdi. Sarà il Ris di Parma a occuparsene con un sopralluogo.

Per il decesso di Gatti è indagata Liliana Barone, 45 anni, nipote acquisita del defunto, con il quale abitava prendendosene cura. Con loro abitava anche il figlio maggiorenne della donna, che quel fine settimana si trovava fuori casa. La donna è accusata di omicidio. Gli accertamenti disposti dalla Procura saranno volti a ottenere ulteriori indizi che potrebbero essere utili per chiarire la dinamica della tragedia.

Gatti era stato trovato senza vita in camera sua, al pianoterra dell’abitazione, ferito. Sentita dal pm Paolo Mazza in interrogatorio, Barone aveva raccontato la propria versione dei fatti: aveva trascorso la notte in camera propria, dormendo al piano di sopra, rendendosi conto dell’accaduto solo l’indomani mattina quando, scendendo a pianoterra e andando a cercare lo zio, lo aveva trovato morto.

Mercoledì si terrà l’udienza al Tribunale del Riesame per discutere l’istanza presentata dalla difesa di Barone, affidata all’avvocatp Laura Sforzini, che ha chiesto la revoca dell’ordinanza di misura cautelare in carcere o, in subordine, misure meno afflittive come l’obbligo di firma o i domiciliari. Barone infatti è stata condotta al carcere di Vigevano in seguito all’arresto. Non aveva risposto alle domande del gip in sede di udienza di convalida, rilasciando però il proprio resoconto della vicenda al pm. Il giudice aveva convalidato l’arresto in carcere.

Nicoletta Pisanu