
Catene di hotel che annunciano la chiusura, negozi al dettaglio che offrono un servizio ridotto per contenere i costi e aziende che riducono la produzione. Con le bollette che lievitano, molte attività sono costrette a tirare i remi in barca. Loro, invece, che si potrebbero godere la meritata pensione, vanno avanti per amore del loro lavoro e della loro clientela. "Potremmo chiudere perché siamo anziane, ma in questo momento lavoriamo così bene, la gente è talmente contenta che ci spiace abbandonare".
Itala Achilli, 92 anni, sorride nella sua cucina mentre riempie una formaggiera circondata da piatti e padelle come si potevano vedere dalla nonna, nei pranzi della domenica. Da 54 anni l’anziana insieme alla sorella minore, Renata di 81 anni, accoglie in via Aselli chiunque voglia mangiare una pietanza cucinata come si faceva un tempo. "Molleremmo anche la nostra attività – sottolinea Renata –, ma è complicato. Finché avremo testa ed energie per lavorare andremo avanti. Quando verranno meno venderemo perché i figli hanno altre occupazioni". E le bollette da pagare "arrivano e si pagano – ammette Itala parlando in dialetto –. Sono aumentate: di elettricità pagavamo 600 euro e adesso ci è arrivata una fattura di 1.300. Il lavoro però ci tiene vive e noi non prendiamo in giro nessuno. Una volta siamo andate a mangiare il pesce, ci hanno portato un vassoio che sembrava un’opera d’arte, ma tolte le foglie d’insalata e i pomodori di pesce ce n’era ben poco. Noi invece la carne la comperiamo e la cuciniamo".
A stare ai fornelli Itala e Renata hanno imparato dalla mamma contadina che, quando viveva a San Damiano al Colle, andava nelle case a preparare i pranzi di nozze. "Venivano a prenderla con la carrozza – ricorda Itala : e non mi portava mai". "Quando ero più giovane – aggiunge Renata – pensavo che al momento della pensione sarei tornata a San Damiano. Adesso non ci penso più". Nessun giorno di vacanza, nessuna chiusura, la trattoria Achilli è sempre aperta in via Aselli tanto da essere diventata un punto di riferimento per il quartiere. "Quando avevamo i figli piccoli andavamo in vacanza - conclude Renata - poi ho fatto anche qualche viaggio con mio marito. Ora che lui non c’è più, faccio mangiare chi mi viene a trovare".
Manuela Marziani