Landriano, uccise la zia a coltellate: assolto per infermità mentale

Andrea Cusaro dovrà restare dieci anni in una residenza protetta

Nel riquadro, la vittima Gabriella Cusaro

Nel riquadro, la vittima Gabriella Cusaro

 Pavia, 17 febbraio 2023 --  Assolto, per infermità mentale. Andrea Cusaro, 28 anni, dovrà però essere curato, per un periodo di 10 anni, in una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). Si è così concluso oggi, venerdì 17 febbraio, il processo di primo grado per l'omicidio di Gabriella Cusaro, ex farmacista 77enne, uccisa a coltellate nella notte dell'11 giugno 2021 nella sua villa in via Cerca a Landriano, dove viveva ospitato anche il nipote che ha poi confessato il delitto.

Arrestato dai carabinieri della Compagnia di Pavia, il giovane è da allora recluso a Torre del Gallo. Il processo a suo carico si era aperto lo scorso luglio e si è incentrato soprattutto sulle perizie psichiatriche, per alcuni aspetti contrastanti, con lo psichiatra nominato dal Tribunale, Pietro Caronna, che aveva valutato Andrea Cusaro in grado di sostenere il processo, pur riscontrando un disturbo di personalità. La difesa del giovane si era affidata alla psicologa criminale Isabella Merzagora, puntando sull'infermità totale. L'accusa, rappresentata dalla pm Valentina De Stefano, aveva chiesto la condanna a 24 anni di carcere, valutando l'imputato lucido e mai pentito. Ora si attende il deposito delle motivazioni della sentenza.

"La Corte ha riconosciuto - commenta l'avvocato della difesa, Maria Francesca Fontanella - l'incapacità di intendere e di volere al momento del delitto. Per questo siamo soddisfatti, anche se è comunque stata una vicenda con dolore da entrambe le parti. E riporta in evidenza l'importanza dei servizi di assistenza sul territorio per pazienti psichiatrici, specie se maggiorenni, se si rifiutano di essere curati. Le famiglie non possono essere lasciate sole, perché simili tragedie non sono purtroppo rare".