Ha ucciso la zia. La verità di Andrea: "Litigavamo sempre"

L’ultima discussione: la 70enne avrebbe nascosto una dose

Nel riquadro, la vittima Gabriella Cusaro

Nel riquadro, la vittima Gabriella Cusaro

Landriano (Pavia) - Ha ripercorso i fatti di venerdì, confermando di fatto la versione dell’accaduto che aveva già presentato agli inquirenti nelle primissime ore dopo il delitto: il ventiseienne Andrea Cusaro, accusato dell’omicidio della zia settantasettenne Gabriella Cusaro a Landriano ha scelto di rispondere alle domande del Gip durante l’udienza di convalida che si è tenuta ieri mattina.

L’indagato si trova agli arresti in carcere a Torre del Gallo a Pavia, misura cautelare che il giudice ieri ha confermato. La difesa aveva invece chiesto i domiciliari in una struttura idonea a ospitare il giovane, istanza che sembra non sia stata accolta. L’allarme era scattato all’alba di venerdì quando la madre del ragazzo aveva chiamato le forze dell’ordine segnalando quanto era accaduto. Secondo la ricostruzione dell’accaduto infatti, il figlio l’aveva chiamata. Cusaro era poi stato posto in stato di fermo dopo essere stato sentito dal sostituto procuratore Valentina De Stefano, alla quale aveva confessato l’omicidio. È emerso dal racconto un rapporto conflittuale con quella zia che un anno prima aveva accettato di ospitarlo in casa sua, dopo che lui aveva lasciato l’abitazione dei genitori. I litigi però, secondo la ricostruzione della vicenda, erano molto frequenti. 

La discussione culminata poi nella letale aggressione fisica avrebbe riguardato una dose di sostanza stupefacente, due grammi tra marijuana e hascisc, che la zia avrebbe nascosto per cercare di tutelare il nipote: il ragazzo era già seguito per la dipendenza dalle droghe leggere. Il ventiseienne ha colpito la zia con un coltello da cucina, arma trovata dai carabinieri accanto al corpo della vittima, ma aveva raccontato di avere difficoltà a ricordare l’atto preciso dell’uccisione. Gabriella Cusaro era molto conosciuta a Landriano. Vedova, per decenni aveva lavorato nella farmacia del marito per poi dedicarsi ad altre attività imprenditoriali. L’autopsia sul corpo della donna è prevista per oggi.