
L’Agrario Gallini “coltiva“ la felicità. Qui la classe più spensierata d’Italia
"La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha" sosteneva Oscar Wilde. La classe più felice d’Italia è la 2ACH dell’istituto tecnico agrario Carlo Gallini che ha vinto l’omonimo contest nazionale promosso dalla Fondazione della felicità di Walter Rolfo con il sostegno della Regione e la partnership di Lenovo. Gli studenti vogheresi si sono distinti su oltre 2.000 alunni coinvolti provenienti da più di 100 classi iscritte in tutta Italia tra medie e superiori. I vincitori, che sono stati premiati il 5 giugno, si sono aggiudicati ciascuno un pc e uno smartphone. I ragazzi coinvolti nel progetto sono stati incoraggiati e guidati a sviluppare competenze trasversali necessarie per la loro crescita personale e per il loro successo nel futuro.
Per due mesi, tramite un’app interattiva e un’attività didattica innovativa, gli studenti hanno completato un vero percorso di coaching personale. La classifica finale è stata data dal punteggio ottenuto fra i progetti di felicità diffusi presentati e i risultati registrati dall’app Appy, dove i ragazzi hanno affrontato prove in 8 livelli che rappresentavano ciascuno una competenza utile al raggiungimento della felicità. Sono state tre le classi del Gallini coinvolte nel progetto (2ACH, 2BCH, 1ACH), guidate e motivate da Simona Lugano, docente di matematica, ed Elisabetta Bersani che ha stimolato la creatività negli alunni con riflessioni e progetti grafici. "Una persona triste può trasmettere felicità ad altri?". I ragazzi hanno concluso che basta poco per regalare un sorriso e ricevere in cambio tanta energia positiva.
In orario extrascolastico gli studenti hanno aiutato i volontari della Caritas diocesana nella preparazione e distribuzione dei pacchi alimentari alle famiglie bisognose. Basta poco per strappare un sorriso: una partita a tombola o a carte, una fetta di torta per un compleanno, un po’ di musica e ballo con gli ospiti delle diverse residenze per anziani. Gli studenti hanno rivisto in queste persone i loro nonni; tra di loro anche un ex studente del Gallini con il quale si sono confrontati, parlando della scuola di ieri e di oggi.