La protesta degli universitari "Dallo Stato e dalla Regione pochi fondi alle borse di studio"

Esercito di studenti in centro con gli striscioni a contestare i finanziamenti inadeguati. Il 25 per cento quest’anno è stato coperto dall’Ateneo, che però non intende più sopperire .

di Manuela Marziani

In piazza per chiedere più borse di studio. Oltre 700 universitari ieri hanno attraversato il centro con uno striscione: "Studiare è un diritto: più risorse alle borse". Nel mirino i finanziamenti “inadeguati“ erogati dallo Stato e dalla Regione. "Quest’anno è stato coperto solo circa il 75% delle borse di studio – ha detto Giorgia Cervio, consigliera di amministrazione Edisu – la parte mancante è stata coperta dall’Università. Il prossimo anno, se non verranno aumentati i finanziamenti per il diritto allo studio, saranno tantissimi gli studenti idonei alla borsa che però non ne potranno beneficiare. L’Università non sopperirà ancora alle mancanze della Regione".

La manifestazione è stata organizzata dal Coordinamento per il diritto allo studio Udu. "Il prossimo anno, se non verranno coperte interamente le borse – ha aggiunto il segretario del Coordinamento Alessandro Miceli – avremo studenti costretti a lavorare per mantenersi o ad abbandonare l’Università per le risorse insufficienti".

In mancanza di sostegno, infatti, saranno gli studenti con meno disponibilità economiche a rimetterci. "I primi in graduatoria accedono alla borsa per criteri di merito – ha aggiunto Cervio –. Gli ultimi quelli col reddito più basso. L’Università in questo caso è una vittima, perché ha dovuto sopperire alle difficoltà riscontrate. Speriamo che si unisca alla nostra protesta, come speriamo si unisca l’intera cittadinanza. Non dimentichiamo che gli studenti a Pavia rappresentano una risorsa economica: se alcuni dovranno abbandonare gli studi, la città sarà più povera". E a causa della lentezza nell’erogazione, ha avuto problemi la borsista Francesca Mazzitelli: "Di solito la borsa mi viene data a gennaio, l’ho avuta ad aprile. Arrivavo a fine mese con due euro, non ho potuto pagare l’affitto. La mia proprietaria per fortuna mi è venuta incontro. Una mia amica invece ha rischiato di essere cacciata".