MANUELA MARZIANI
Cronaca

La Notte bianca Tra restrizioni e divieti commercianti infuriati

L’evento in calendario sabato sta suscitando malumori tra gli esercenti "Ci aspettavamo prescrizioni come quelle dell’anno scorso, non così punitive".

La Notte bianca  Tra restrizioni e divieti  commercianti infuriati

La Notte bianca Tra restrizioni e divieti commercianti infuriati

di Manuela Marziani

Un momento di divertimento no stop, questo dovrebbe essere la “notte bianca“, ma l’evento in calendario per sabato si annuncia come una notte nera per gli esercenti pavesi. Per questioni di sicurezza, infatti, dalle 18 i bar dal lato di palazzo Broletto e sotto i portici dovranno essere portati nel mercato ipogeo e rimessi a posto il giorno dopo. Contingentate anche le presenze nella piazza, un massimo di 3.274 persone potrà partecipare al dj set organizzato dal Comune. "Ci aspettavamo delle restrizioni – dice Elena Sacco, titolare de “Il portichetto“ che rappresenta tutti gli esercenti di quel lato del salotto buono della citttà – ma non così punitive. Pensavamo a prescrizioni come quelle dello scorso anno con la possibilità di utilizzare il portico e almeno due file di tavoli sulla piazza". Una decisione ufficiale ancora non è stata presa e comunicata: "Ogni anno chiediamo che le prescrizioni vengano prese non a ridosso – aggiunge Sacco - perché non si sa ancora che cosa si potrà fare sabato".

Lunedì gli esercenti hanno incontrato il vicario del prefetto e le forze dell’ordine per mantenere la sicurezza della piazza in presenza del dj set. "Le decisioni sono cambiate più volte nel giro di un’ora – sottolinea Sam Kabauter che rappresenta gli esercenti dell’alto lato della piazza –. Noi avremo un po’ meno plateatico rispetto al solito e non potremo occupare i portici. Ma non accetto che la comunicazione sarà data solo venerdì, ho saputo due giorni fa della riunione e ritengo non ci sia rispetto per noi commercianti e per i nostri dipendenti. La Notte bianca è una festa pensata per il commercio e il mondo del commercio viene trattato così? Perché ci si ostina a fare certi eventi in piazza e non al castello dove non darebbero fastidio a nessuno?". Limitata anche la gradazione di bevande alcoliche che potranno essere somministrate. "Si potranno vendere 25 birre – spiega Kabauter – ma non una bottiglia di vino o un amaro".

Di fronte a tante restrizioni, c’è chi ha ottenuto un permesso: è il pub San Tommaso di via Rusconi, che ha avuto l’ok a organizzare una serata musicale con due band e quattro dj. "Prima ci hanno detto che non avremmo potuto farlo – sottolinea Patrick Taiocchi – ieri ci hanno detto di sì, speriamo non cambino idea di nuovo così faremo suonare gli amici dello scorso anno e daremo lavoro a 15 persone".