La Fondazione Banca del Monte: "Uniamo in una rete i piccoli borghi dove il pubblico non arriva mai"

Sottoscritta l’intesa con diciannove Comuni in Oltrepò e Lomellina, destinatari di servizi e cultura

La Fondazione Banca del Monte: "Uniamo in una rete i piccoli borghi dove il pubblico non arriva mai"

La Fondazione Banca del Monte: "Uniamo in una rete i piccoli borghi dove il pubblico non arriva mai"

Un’attenzione particolare ai piccoli centri, per essere vicini a chi li abita e a chi vorrà trasferirsi. La riserva la Fondazione Banca del Monte di Lombardia attraverso il progetto “Rete in Comune“. "Vogliamo avvicinare i borghi ad alcuni servizi che difficilmente possono essere erogati dal pubblico – spiega il presidente Mario Cera – E questa è la base per altre iniziative che possono riguardare anche piccoli centri non inseriti ancora nella rete".

Il progetto, che riguarda 19 Comuni da Cassolnovo a Brallo di Pregola, verrà attivato con due modalità. La prima è rivolta ai centri di Oltrepò e Lomellina con bandi che rispondano alle esigenze dei territori come “Cultura in movimento“, che ha come obiettivo promuovere la cultura in zone periferiche, oppure “Mi Accompagni?“, dedicato al servizio di accompagnamento e trasporto sociale per incentivare lo spostamento tra Comuni poco serviti. La seconda modalità garantisce un contributo “autonomo“ per la realizzazione di progetti in ambito sociale, assistenziale o culturale. "Intendiamo dare rilevanza ai bisogni delle piccole comunità, sempre più a rischio di emarginazione".

“Rete in Comune“ è un network che collega i centri più piccoli alla Fondazione Banca del Monte di Lombardia oltre che tra di loro, con la Fondazione a garantire un supporto economico per far fronte a situazioni di difficoltà individuate dai sindaci". In questi giorni saranno pubblicati i bandi per portare cinema, teatro, biblioteche o librerie dove non ci sono e per agevolare il trasporto di giovani, anziani, fragili, disabili o bisognosi.

Manuela Marziani