La città ridisegna il suo futuro. La variante generale al Pgt svela i suoi punti cardine

Mercoledì 21 in Comune sarà illustrata ai residenti la futura pianificazione urbanistica. Obiettivo del sindaco è approvarla entro l’autunno per adottarla già il prossimo anno.

La città ridisegna il suo futuro. La variante generale al Pgt svela i suoi punti cardine

La città ridisegna il suo futuro. La variante generale al Pgt svela i suoi punti cardine

Sarà illustrata mercoledì 21 febbraio in Comune la variante generale al Pgt che l’Amministrazione comunale del sindaco Andrea Ceffa vorrebbe approvare entro l’autunno per procedere all’adozione il prossimo anno. L’appuntamento è fissato per le 18.30. Non sarà un dibattito, non si entrerà cioè nel merito di quanto verrà illustrato, ma solo l’occasione per portare a conoscenza della città i cardini del nuovo documento.

L’iter è partito a novembre con l’assegnazione dell’incarico tecnico allo studio Bcg dell’architetto Massimo Giuliani di Pavia che ha collaborato con numerosi Comuni lombardi per la stesura degli strumenti utili alla pianificazione urbanistica e ha quindi maturato grande esperienza nel settore. Un aspetto che già il primo cittadino aveva sottolineato.

La procedura prevede una prima adozione della variante del Pgt, quindi le osservazioni da parte dei cittadini e infine l’adozione definitiva. Con l’obiettivo di creare un documento che possa godere della massima condivisione, sono previsti alcuni incontri con i cittadini finalizzati al confronto sulle scelte. In precedenza erano state le forze politiche e le associazioni di categoria che, in vista dell’avvio del progetto, avevano inviato al Comune le loro proposte e osservazioni senza tuttavia ricevere risposte.

Ma il confronto è solo rimandato perché entrando nella fase più delicata della messa a punto del documento si avvierà il dibattito da più parti: del resto in gioco c’è lo sviluppo della città per i prossimi anni, con la necessità di recuperare a nuovi utilizzi molti spazi attualmente dismessi e contenere in questo modo in consumo di territorio.

Umberto Zanichelli